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Venerdì, 19 Aprile 2024
Corviale Corviale / Via Lanfranco Maroi

Palazzetto Corviale, il Comune perde troppo tempo e il governo definanzia il progetto

Il proposito di riqualificare l'area verde di via Maroi è vanificato dalla scelta di ritirare i fondi destinati al progetto

Tutto da rifare. Il proposito di rilanciare via Maroi, investendo sullo sport, non ha più una copertura economica. Il Comune ha impiegato troppo tempo ad indicare quale, tra i due progetti prospettati dal governo, volesse adottare. Aveva scelto di far costruire, all'ombra del Serpentone, un palazzetto dello sport. Ma al decisione è arrivata fuori tempo massimo e, nel frattempo, i finanziamenti sono stati ritirati. 

Confermato il definanziamento

L’11 febbraio il Dipartimento per lo Sport presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, la società Sport e Salute ed i rappresentanti del comune si sono seduti attorno ad un tavolo per discutere dell'impianto che si voleva realizzare a Corviale. “Il capo Dipartimento ha illustrato lo stato di avanzamento dell’iter decisionale, confermando che l’opera, al momento, verrà definanziata” ha spiegato Angelo Diario, presidente della commissione Sport di Roma Capitale.

Le proposte sfumate

La volontà d’investire sullo sport, per rilanciare via Maroi, un’area verde impraticabile e degradata di Corviale, era stata formalizzata il 15 ottobre. In quella data funzionari governativi avevano illustrato alla commissione Sport due proposte. Una riguardava la realizzazione di un palazzetto dello sport, l’altra invece era incentrata sulla realizzazione d’un parco sportivo attrezzato. Al Comune era stata indicata la necessità di scegliere, nel volgere di una settimana, quale fosse l’intervento preferito. La risposta del Comune è in effetti arrivata. Tardi però. Perchè il Governo, come Romatoday aveva già reso noto il 18 gennaio, ha ritirato i i 5 milioni con cui si voleva finanziare l’intervento.

Il palazzetto

La struttura indoor che ed ottobre era stata prospettata al comune, era pensata per ospitare sport come pallavolo, basket, ginnastica, arti marziali, sport rotellistici e, nella parete esterna, anche arrampicata. L'impianto avrebbe avuto anche gradinate da 700 posti, uno spogliatoio da 310mq ed una sala multifunzione da 160mq. Annesso all'edificio era prevista anche la realizzazione di un parcheggio.

Il parco sportivo

Il parco sportivo che era stato proposto, era stato progettato per per venire incontro alle esigenze delle discipline emergenti, come il Parkour, lo skatebording ed il pump truck. Sport in grado d'intercettare un'utenza giovanile cui si dovevano sommare campi da basket, beach vollery e calcio a 5. Contemporaneamente era prevista la sistemazione dello spazio verde circostante,  con la realizzazione di sentieri e sedute, in modo da attirare anche gli utenti meno giovani e rendere l'area appetibile sul piano intergenerazionale.

Tutto da rifare

Nessuno dei due progetti descritti è destinato, nel breve termine, a prendere avvio perchè, appunto, sono stati ritirati i fondi disponibili. “Il capo dipartimento Sport - ha spiegato Angelo Diario - ha  proposto all’Amministrazione un tavolo per giungere a una nuova proposta progettuale da finanziare”. C’è dunque la volontà di “rifinanziare l’opera”. Però bisogna prima progettarla. E’ quindi tutto da rifare, con buona pace di quanti, compreso i consiglieri capitolini che avevano approvato la proposta del palazzetto sportivo, miravano alla riqualificazione di via Maroi.

Nell’area verde situata attorno alla strada, per ora, non sarà realizzato quello che, con una certa enfasi, era stato indicato come “uno spazio di aggregazione prima ancora che un’infrastruttura sportiva”. Restano i canneti, le carcasse delle auto ed i rifiuti che, impunemente, continuano ad insudiciare lo spazio verde.

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