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Venerdì, 19 Aprile 2024
RomaToday Ottavia / Via Ipogeo degli Ottavi

LETTORI - Suicidio sulla ferrovia, Asl e Municipio offrano aiuto alla famiglia

I drammi familiari sono sempre più numerosi mentre le istituzioni latitano oppure sono assorbite da scandali. Le due proposte del Comitato Lucchina e Ottavia a Comune, Asl Rme e Trenitalia

Nei drammi che si ripetono anno per anno nel quartiere di Ottavia si ha l'impressione di un assoluto disinteresse da parte delle istituzioni.

All'origine di questi gesti disperati ci sono spesso grandi difficoltà familiari alle quali i servizi sociali del Comune e/o i servizi delle Aziende Sanitarie Locali dovrebbero dare risposte, proprio per evitare, per quanto possibile, che l'unica soluzione ad una sofferenza sia rappresentata dalla spirale violenta dell'atto suicida.

Eppure, in alcuni casi, si potrebbe almeno tentare di prevenire le tragedie. Ad esempio, l'uomo che un anno fa si è tolto la vita gettandosi dal quinto piano di un condominio di via della Lucchina era il papà di una ragazza disabile. Si sa che la disabilità di un membro della famiglia rende vulnerabili gli altri componenti e indebolisce le loro difese nei confronti di ulteriori fattori stressanti.

Viene allora da chiedersi quanto supporto avrà ricevuto questa famiglia dai servizi socio-sanitari? Quanto, nella crescita di questa ragazza disabile e nel disagio dei suoi genitori, hanno fatto rete di protezione il pediatra, con il consultorio, con la scuola, con lo psicologo del Municipio e della Asl RmE?

Continuando nel racconto di questi drammi ricordiamo un altro suicidio, avvenuto a giugno scorso, quando un uomo si è impiccato ad un albero su via Esperia Sperani. Non sappiamo se vi erano state richieste di aiuto inascoltate da parte di quell'uomo di 57 anni. Ma di certo sappiamo che l'uomo che si è gettato sotto il treno nei pressi della stazione di Ipogeo degli Ottavi mercoledì 19 settembre aveva già espresso indirettamente il bisogno di un aiuto e di un supporto psicologico concreto da parte delle istituzioni.

Lo aveva espresso alcuni anni fa quando aveva tentato il suicidio sparandosi un colpo di pistola in faccia e non raggiungendo però lo scopo ultimo di togliersi la vita.

Per tentare di disinnescare queste spirali di autolesionismo e autoannientamento, le due proposte che vorremmo lanciare al Comune di Roma, alla ASL RME, al Municipio 19, e, per la seconda proposta, anche a Trenitalia ed Rfi sono le seguenti:

 

1) Bussate a casa di queste famiglie, colpite dal dramma del suicidio di un loro congiunto, e offrite un supporto ai loro figli, sosteneteli con tutti i servizi che avete a disposizione: con ascolto, con l'orientamento lavorativo, con l'aiuto scolastico, con l'aiuto economico se necessario ecc. ecc

 

2) Riflettete seriamente sulla possibilità di un servizio territoriale di ascolto front-line presso uno dei locali inutilizzati della Stazione di Ottavia, di proprietà di Trenitalia. Il Comitato Lucchina e Ottavia si renderebbe disponibile gratuitamente, con personale qualificato e volontario, a gestire il servizio una volta a settimana (ogni sabato mattina).

Basterebbe un protocollo di intesa tra Comune, Asl, Trenitalia e Rfi per dare questa opportunità al quartiere e ai cittadini. Si creerebbe un luogo di accoglienza che registri eventi sentinella, un servizio prezioso che, facendo rete con i servizi socio sanitari centrali, con altri presidi burocratici, sindacali, possa dare una grossa mano a tutte quelle persone in difficoltà le quali non sanno dove sbattere la testa per chiedere aiuto su piccoli e grandi problemi quotidiani.

Se ci pensate, si tratterebbe, in fondo, per voi rappresentati delle istituzioni e di Trenitalia, di rispettare e dare vita alla Carta Europea per lo sviluppo di iniziative sociali nelle Stazioni che avete firmato a Bruxelles nel 2008 e che avete finora disatteso nonostante su questo tema si siano stabiliti contatti, tracciate ipotesi in sede regionale e si siano fatte risoluzioni municipali. Tutto rimasto sulla carta.

Non è possibile che un comitato di quartiere e/o un'associazione debbano essere lasciati soli ad organizzare iniziative simili in locali di fortuna quando esistono numerosi spazi e locali pubblici inutilizzati e spesso abbandonati al degrado.

Pertanto, voi uomini e donne che sedete sugli scranni comunali e municipali avendo responsabilità di governo delle politiche per i cittadini, e voi, amministratori di aziende di servizio pubblico, statale e "parastatale", se ci siete battete un colpo!

 

Comitato Lucchina e Ottavia

Aderente al Coordinamento Comitati Roma Nord

 

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