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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Zarate: il passaggio al Velez può saltare. Maurito rischia grosso

L'addio di Zarate sta assumendo contorni sempre più grotteschi. Il centravanti è stato annunciato dal club argentino ma il Collegio Arbitrale non si è ancora pronunciato e Zarate non ha nessun permesso

Il braccio di ferro tra Zarate e la Lazio sembra non avere più fine. L'argentino ha deliberatamente lasciato l'Italia per accasarsi al Velez Sarsfield, squadra in cui è cresciuto, ma lo ha fatto senza nessun tipo di autorizzazione da parte del club o del collegio arbitrale, chiamato a decidere sul suo futuro. La storia tra Zarate e la Lazio si chiude nella maniera più burrascosa possibile.

IL PRECEDENTE - Tuttavia non c'è troppo da sorprendersi del comportamento di Mauri. Zarate, infatti, non è nuovo a questo tipo di comportamenti.Già nel 2009 l'argentino era scappato dall’Al Sadd facendo valere una strana clausola rescissoria che aveva spinto gli arabi a rivolgersi alla FIFA. Ma quanto sta succedendo in queste ultime ore è un caso del tutto inedito. "Non finisce qui" tuonano a gran voce Lotito e Tare, pronti a dar battaglia all'argentino su tutti i fronti legali possibili.

CASO INTERNAZIONALE - La faccenda Zarate sta assumendo contorni surreali: la Lazio, attraverso i suoi legali, scriverà alla Fifa, alla Federcalcio e alla Federazione argentina al fine di impedire il tesseramento di Zarate col Velez. La società biancoceleste si ritiene pesantemente danneggiata dal comportamento di Zarate poichè il suo cartellino si è svalutato moltissimo nell’ultimo anno.

Dopo tanti trasferimenti inspiegabilmente sfumati senza capire se per colpa sua o della dirigenza, questa storia si sta concludendo in maniera pessima. Per regolamento Mauro Zarate è ancora un giocatore della Lazio e potrebbe essere liberato soltanto attraverso un procedimento sportivo soltanto dal lodo intentato davanti al Collegio Arbitrale (come avvenne per Pandev). Persino lo stesso avvocato Zaccheo, designato in qualità di arbitro del Collegio, ieri pomeriggio si è detto "spiazzato" dalla piega che ha preso la vicenda.

AVV. LAZIO: "ZARATE RISCHIA SANZIONI" - A trascinare la Lazio in tribunale è stato proprio Zarate, intentando una causa per mobbing. Adesso però pare che l'argentino abbia fatto sapere tramite i suoi legali di voler rinunciare al lodo. La Lazio ovviamente si oppone e vuole andare fino in fondo alla vicenda. "Suppongo che si stia comportando così per evitare una sentenza sfavorevole, ma non può farlo. Voleva la risoluzione per mobbing e adesso si tira indietro. Non è possibile senza l’accordo con l’altra parte. Un pronunciamento ci vuole.

É stato mobbizzato oppure no? Noi riteniamo di no, anzi la Lazio è stata soltanto danneggiata da Zarate e adesso aspettiamo il parere del Collegio Arbitrale" ha spiegato l'avvocato Gentile, legale del club biancoceleste. Gentile inoltre ha ricordato come sia Zarate che il Velez rischino sanzioni per questa spericolata operazione: "Non capiamo come il Velez possa annunciare il suo ingaggio. Zarate non ha alcun permesso della Fifa. Aspettiamo il lodo, poi ricorreremo in ogni sede. Se avessimo ragione davanti al Collegio, il giocatore e anche la società argentina rischierebbero delle sanzioni". 

AVV. ZARATE: "PERCORRIAMO ALTRA STRADA" - Mentre la strategia difensiva della Lazio appare ormai chiara, quella dell'argentino è ancora avvolta nel mistero. Forse si sta appellando al diritto internazionale del lavoro, ma si tratterebbe di un nuovo percorso giuridico, una sorta di sentenza Bosman dei giorni nostri, su cui l’avvocato Marchese, legale di Zarate ha preferito non pronunciarsi per evidenti motivi di riservatezza.

"Non abbiamo rinunciato al lodo. Posso dire soltanto che abbiamo presentato al Collegio una diversa ipotesi, ci sarà un’altra strada che stiamo perseguendo. Perché Zarate si considera un giocatore libero? Non posso rispondere" . Entro tre o quattro giorni si conoscerà la decisione dell'arbitro Zaccheo, anche se sembra che questa battaglia legale andrà avanti ancora a lungo.

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