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Inno della Roma, Venditti: "Toglietelo. Anzi no". E scatta il dibattito

Il popolare cantautore: "Mi piacerebbe se lo togliessero, perché non lo trovo più identificativo della società che conoscevo io". Poi fa marcia indietro

"Tagliete l'inno della Roma. Anzi no". E' questa la sintesi del concetto espresso da Antonello Venditti. Il cantautore, romano e romanista, in un'intervista a Centro Suono Sport ha spaccato la tifoseria. "L'inno della Roma mi piacerebbe se lo togliessero, perché non lo trovo più identificativo della Roma che conoscevo io. L'inno è nei nostri cuori e non esiste solo allo stadio. Se la Roma non vorrà utilizzare più le mie canzoni, allora resteranno nel cuore delle persone". Parole e musica che stavolta, però, non riscaldano tutti i cuori giallorossi.

Venditti, poi, ha provato ad addrizzare il tiro a Radio Radio ma il concetto espresso è sempre quello: "Non ci sono problemi per me. Ogni volta che parlo della Roma il giorno dopo mi dicono che creo nocumento e quindi non voglio creare questo tipo di situazioni. Sarebbe carino se si potesse essere più partecipi di questa Roma. La Roma si regge sul suo nome e tu non puoi presentarti da Papa Francesco con la maglia dei Boston Celtics. Non si riesce a dare il valore giusto a questa parola, a questa città".

E via allora con le polemiche. L'autore di perle della musica italiana, sul suo profilo ufficiale di Facebook, ha provato nuovamente a chiarire: "Cari romani, romane, romanisti e romaniste di tutto il mondo, voglio rassicurarvi sulle mie parole e sul mio pensiero rispetto agli inni per la nostra amata Roma. La mia voleva essere una forte provocazione per spronare il presidente ed i dirigenti a riportare l'AS Roma alla nostra cultura, rendendola più simile nei contenuti e nei risultati alla nostra grande storia di tifo calcistico, di sportivitá e di amore. Sempre orgoglioso di essere con voi, uno di voi...per sempre! Gli Inni sono nel cuore e non appartengono più all'autore, ma ad ognuno di noi".

Tutto risolto? Macché. Più di 500 commenti in pochi minuti, non tutti positivi. L'ultimo capitolo Venditti lo ha scritto nella notte tra martedì e mercoledì: "Vedo purtroppo che é impossibile parlare della Roma in maniera pura e sincera e molti di voi pensano chissá a quale affare e malaffare ci sia sotto, vi comunico che vi lascio alle vostre dietrologie e alle vostre guerre personali. Chi vuole capire capisca. Io sono Antonello, non ho nessun padrone e soprattutto nessuna paura di esprimere le mie idee. Dico solo Grazie e Forza Roma". Polemica finita, 'grazie Roma'.

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