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La Lottomatica affonda a Cremona: la classifica si fa impietosa

Urge un centro di gravità permanente: la truppa virtussina vanifica quanto fatto fino a ora e viene travolta a Cremona 83 a 70. Preoccupazione in chiave playoff

Roma torna alle antiche abitudini, la truppa virtussina cancella quanto di buono prodotto nel confronto con Milano e torna a fare i conti con una classifica preoccupante in chiave playoff. L’urbe affonda a Cremona, travolta dall’entusiasmo di una compagine capace di compensare con l’entusiasmo gli oggettivi limiti tecnici e fisici. La graduatoria è impietosa: Mahoric può celebrare un campionato eccellente (e con 20 punti in coabitazione con gli avversari di turno), la capitale come di consueto è costretta ad interrogarsi per individuare i motivi di tanta mediocrità.
Il primo quarto è giocato a buon ritmo, con difese attente e buone giocate individuali, brilla la stella di Dasic (12 punti di pregevole fattura per lui), spalleggiato da un discreto Datome. Regna l’equilibrio (24 pari al prim0 mini riposo), ed il pubblico di casa si gode lo show acrobatico di Rowland.
Nel secondo quarto la truppa di Filipovski si affloscia miseramente, lasciando completamente via libera ai locali. Il primo parziale siglato da Foster (+8 per il 36-24) , dà il là ad un momento delicato che vede Roma subito alle corde ed incapace di reagire. L’urbe cerca risposte in cabina di regia da Washington, ma il play americano è semplicemente disastroso. Cremona cavalca l’onda positiva e massimizza a dovere l’inerzia; si arriva anche sul +15, e solo qualche giocata individuale e qualche forzatura limita un poco lo svantaggio prima della sirena.

Alla ripresa delle ostilità non c’è alcuna reazione da parte dell’urbe, determinata a replicare fedelmente le nefandezze della prima frazione. La Vanoli affonda senza problemi nel cuore della difesa avversaria, con Foster diabolico a mettere immediatamente a referto il 50-34. Si iscrive alla festa anche il mastino difensivo Drozdov che traghetta il referto sul 55-36; la situazione oscilla impietosamente sui 20 punti di scarto con la Lottomatica incapace di far valere il maggior tasso tecnico. Nell’ultimo quarto non varia certo la musica per i romani che solo nel finale, a risultato praticamente acquisito dalla Vanoli riescono a sistemare un poco le statistiche, salvando la faccia almeno da un punto di vista formale. La zona predisposta da coach Filipovski nelle ultime battute di gioco non basta per ribaltare l’inerzia dell’incontro.

Virtus Lottomatica 2010 2011 foto di Alessio Brandolini



A parte Dasic e qualche sprazzo incoraggiante di Datome, la Lottomatica non è riuscita a produrre nulla di cestisticamente apprezzabile. Le assenze di Djedovic (soprattutto) e Giachetti, pesano come macigni ma è delittuoso affrontare trasferte di campionato con un atteggiamento cosi dimesso e privo di mordente. Ogni volta che la squadra sembra sul punto di spiccare il definitivo salto di qualità, arrivano puntuali due passi indietro al primo esame di maturità. Ormai è arrivata la primavera e in assenza di un solido rendimento, i playoff sono nuovamente a rischio.

Urge un centro di gravità permanente (anche perché Crosariol ha confezionato solamente 1 punto). O meglio un play capace di governare la squadra più disordinata della lega.


VANOLI BRAGA CREMONA-LOTTOMATICA ROMA 83-70 (24-24; 45-34; 68-52)
Vanoli Braga Cremona – Rowland 4 , Cinciarini 3, Sekulic 12, Formenti, D’Ercole 5, Perkovic 9, Milic 13, Foster 25, Drozdov.
Lottomatica Roma – Gigli, Smith 3, Washington, Crosariol 1, Traorè 12, Datome 14, Gordic 4, Dasic 23.

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