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Sabato, 20 Aprile 2024
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#LiberaLaLazio e 'Mo Basta', la Capitale della protesta... calcistica

Laziali e romanisti sono pronti a scnedere in piazza. Storace attacca Lotito, Miccoli chiede aiuto a Renzi

Rabbia, diritti, emozioni e sentimenti. Parole che vanno a braccetto con le proteste, le manifestazioni. Calcistiche sia chiaro, soprattutto per noi italiani popolo di santi, poeti, navigatori e pallonari.

Che politica e calcio vivano un rapporto simbiotico nel nostro Paese è ormai noto. Nella Capitale, tifosi di Lazio e Roma sono sul piede di guerra. Metaforicamente parlando, contro due obiettivi diversi. I primi, dopo aver inscenato una protesta in stile 'grillino' del tipo "tutti a casa" (da Lotito allo staff della comunicazione, passando per Tare), sono pronti a replicare l'ormai famoso #LiberaLaLazio.


Il mondo biancoceleste, o almeno la gran parte, è stanco del presidente Claudio Lotito. Contro il Sassuolo, domenica scorsa all'Olimpico, lo stadio si è riempito come non accadeva dal giorno della vittoria del 26 maggio contro la Roma, ultimo trionfo lotitano. Contro l'Atalanta, prossima gara casalinga della Lazio, i tifosi stanno così pensando di disertare la sfida per "lasciare solo" Lotito.  

Tra le 'accuse' mosse contro il numero uno della Lazio c'è anche quella di essere stato protetto da diversi politici. Uno di questi, secondo qualche rumors, è Francesco Storace, noto tifoso della Roma ma uomo importante per il destino della Lazio nel 2004 quando, da presidente della Regione, agevolò Lotito ad acquistare il club.

Tra i due, in queste ore, sta andando in scena uno stucchevole batti becco a colpi di agenzie. "Quando la Lazio stava fallendo, lui venne in Regione per riscuotere dei crediti con noi. Non potevamo negargli nulla, con quel pezzo di carta acquistò la Lazio. Ora sta facendo arrabbiare mezza città. Io spero che venda la Lazio", le parole del politico a 'Radio Radio'.

"Le dichiarazioni di Storace costituiscono uno squallido tentativo di cavalcare il dissenso organizzato contro la mia persona, per appropriarsi della leadership di una manovra illecita organizzata ai danni della Lazio. Per cercare di ottenere risultati elettorali positivi in un momento di prossime elezioni", risponde duramente il padrone della Lazio al  'Corriere dello Sport'. Una situazione calda. Anzi bollente.

Ma se Atene piange, Sparta non ride. Per tutt'altri motivi. In casa Roma si parla, anche troppo, di 'aiutini' arbitrali che favoriscono la Juventus.  I tifosi romanisti, ormai, hanno deciso di organizzare una manifestazione sotto gli uffici della Figc in via Allegri.

Le radio a tinte giallorosse stanno dando risalto all'iniziativa chiamando a raccolta i tifosi per sabato 1 marzo alle 11, al grido "mo basta!". Titolo e nome dell'iniziativa per protestare contro i continui soprusi arbitrali. Il tam tam è stato così veloce da far sembrare Gervinho, una tartaruga qualunque.

Fatti così eclatanti da oscurare le splendide prestazioni della squadra di Rudi Garcia, le chiusure precise di Medhi Benatia, i passaggi illumimanti di Francesco Totti e la grinta di Kevin Strootman.

Un tema così importante da scomodare, anche in questo caso, esponenti della politca. Nel giorno della fiducia al Senato del neo presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, il deputato Pd Marco Miccoli, tifosissimo giallorosso, è chiaro sui compiti che è chiamato a svolgere il neo Premier: "Quello che sta succedendo in Serie A è davvero preoccupante. Sembra di essere di fronte ad una nuova Calciopoli. Renzi deve verificare e garantire la trasparenza".

Come se il neo Presidente, tifosissimo e sempre presente alle partite della Fiorentina, non avesse altro a cui pensare oltre la Roma: Borja Valero è stato squalificato per quattro turni.  

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