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Brozzi: "Carriera di Strootman a rischio? Forse, sbagliarono l’intervento"

L'ex medico della Roma ospite de 'La Partita Perfetta' commenta: "Mi sarei rivolto al professor Mariani"

"La mia sensazione è che l'intervento sul legamento di Strootman all'epoca non sia andato perfettamente", lo ha detto il professor Mario Brozzi, ex medico sociale della Roma, ospite de 'La Partita Perfetta' di ieri sera, in onda su Gold Tv e su ReteSport.

"Non so cosa sia successo nel ginocchio del giocatore – ha affermato Brozzi -, ma la sindrome del ciclope è dovuta ad un problema di posizionamento del neo-legamento, lento o corto. E' con il deficit estensivo che si determina la lesione cartilaginea. Perché non si è intervenuti sul legamento nella seconda operazione? Non lo so. Ora, se la situazione è questa, non vedo vie di fuga. Necessario un nuovo intervento? Non lo dico io".

Brozzi, poi, non ha nascosto la sua diffidenza verso la consuetudine dei calciatori di operarsi all'estero: "I protocolli sono sempre gli stessi. Io ho avuto la fortuna di sposare professionalmente una sola persona, ed è Pier Paolo Mariani, lui è un mago del posizionamento dei neo-legamenti, azzecca sempre l'angolo giusto. Quando ero alla Roma, l'unico intervento che facemmo fuori Trigoria fu per il menisco di Montella, perché solo in Svizzera facevano l'intervento di cui aveva bisogno per il problema che aveva. Francamente dispiace che sia stato depauperato un capitale incredibile di professionalità, è uno smacco per l'Italia. Quando iniziano ad andarsene tutti in giro, sappiate che non guarisce più nessuno".

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