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Roma, Spalletti: "Arbitri come il vino e questa è annata buona"

Il tecnico giallorosso elogia i fischietti italiani: "Guardando i nomi degli arbitri e le loro esperienze, abbiamo una decina di direttori di gara che hanno fatto da 100 a 200 partite, qualcuno anche di più"

"Gli arbitri sono come il vino e penso che questa sia un'annata buona". L'allenatore della Roma, Luciano Spalletti, sceglie questa metafora arrivando a San Siro per l'incontro di inizio stagione fra arbitri, capitani, tecnici e dirigenti di Serie A.

"Guardando i nomi degli arbitri e le loro esperienze, abbiamo una decina di direttori di gara che hanno fatto da 100 a 200 partite, qualcuno anche di più, a volte in campi internazionali molto difficili. E' un pò come con il vino, ci sono annate buone perché matura un pò di più", ha detto ancora Spalletti.

Alla riunione presenti, fra gli altri, anche il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, il presidente dell'Aia Marcello Nicchi, il designatore Domenico Messina, gli arbitri della Can di A, Allegri, Marchisio e Marotta per la Juventus, Maggio per il Napoli, Montella e Antonelli per il Milan, per l'Inter Icardi e due collaboratori di De Boer e l'allenatore del Bologna Donadoni. 

Non solo arbitri, però, perché Spellatti ha palato anche della "sua" Roma che deve cambiare marcia: "La Juve è stata forte a prendersi questo piccolo vantaggio anche senza esprimere il massimo sotto l'aspetto del gioco. Dobbiamo cambiare marcia per stargli dietro, abbiamo concesso un pò di margine che loro sapranno gestire bene. Noi finora non abbiamo fatto benissimo, dobbiamo assolutamente trovare una strada migliore per riuscire a competere".

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