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Sara Scaperrotta, ex di Nicolò Zaniolo, attacca il calciatore della Roma: "Mi ha abbandonata"

L'ex ragazza di Nicolò Zaniolo, Sara Scaperrotta ha attaccato con un lungo sfogo su Instagram il calciatore della Roma e padre del figlio che porta in grembo, reo di averla lasciata sola durante la gravidanza

Sara Scaperrotta, ex fidanzata del calciatore della Roma Nicolò Zaniolo, ha lasciato su Instagram un duro sfogo sulla loro relazione.

La ragazza a breve partorirà Tommaso, frutto della storia d'amore fra lei ed il centrocampista giallorosso, poi bruscamente interrotta. Sara Scaperrotta non ha mai parlato pubblicamente del suo rapporto con Zaniolo e della loro vita privata, ma a pochi giorni dal parto si è lasciata andare sui social. Al contrario il giocatore della Roma aveva invece parlato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport della loro relazione, ormai finita: "La storia con Sara è finita ormai da qualche tempo. Abbiamo sognato insieme una famiglia qualche volta, non lo nego, ma poi le cose sono andate diversamente e quando lei mi ha comunicato la sua gravidanza sono stato molto onesto nel farle presente che non mi sentivo pronto per un impegno del genere, soprattutto perché non andavamo più d'accordo, ma lei ha deciso di proseguire. Una scelta che rispetto. Pur non essendo più il suo compagno, mi assumerò da padre ogni responsabilità."

Dichiarazioni in contrasto con quelle della giovane che su Instagram ha lasciato la sua versione dei fatti. Con il suo post, Sara accusa il calciatore di averla lasciata sola durante la gravidanza, e nonostante lei abbia tentato di tendere la mano a Zaniolo, ha trovato dei muri invalicabili. Nella conclusione del suo messaggio, però la ragazza lascia ancora un piccolo spiraglio per il centrocampista giallorosso. 

Lo sfogo di Sara Scaperrotta

Le stories Instagram della Scaperrotta si aprono così: "È quasi arrivato il momento. Sono giunta al termine del mio percorso di gravidanza, consapevole che questo sarà solo il principio di quello che sarà il viaggio più bello, emozionante, serio ed impegnativo della mia vita. Non ho mai parlato della mia vita privata perché come tale ho sempre cercato di proteggere me e il mio bambino". Nel passaggio successivo la ragazza parla del fatto di essere rimasta da sola in questo periodo così importante della sua vita e del comportamento di Zaniolo: "Con questa consapevolezza dopo mesi di silenzio, ho scelto di chiarire alcune cose. Poiché è mio desiderio far nascere mio figlio nel clima più sereno possibile senza lasciare nulla in sospeso. Tommaso è frutto dell’amore di due persone. È stato voluto, cercato, desiderato e la scoperta del suo arrivo è stata celebrata in un clima di gioia condivisa. Poi qualcosa è cambiato e mi sono ritrovata di colpo a percorrere questo cammino verso la genitorialità da sola, senza supporto di alcuna natura. La paura che all’inizio ho provato per via dell’assenza di una figura paterna per il bambino e di un complice con il quale intraprendere questo percorso, presto si è trasformata in un forte dispiacere, anche per le modalità che mi sono state riservate".

L'attacco a Zaniolo

Nella seconda parte, del messaggio parla del muro alzato da Zanilo nei suoi confronti: "Non per la bufera mediatica nella quale mi sono ritrovata o per le notizie della sua vita privata che puntualmente mi arrivavano mezzo stampa, ma perchè Nicolò si stava perdendo tutte le emozioni, le scoperte, quel misto di gioia e spavento, che caratterizzano tutto il periodo della gravidanza. Per questi motivi ho tentato a più riprese di coinvolgerlo senza avere successo, ogni mio tentativo di contatto è stato vano, bloccando persino i canali social e whatsapp, ed io mi sono trovata dinnanzi un forte muro comunicativo ed emotivo".

In conclusione la ragazza parla del motivo che l'ha spinta a pubblicare questo post e successivamente manda un augurio al suo ex compagno: "Non è mai stata mia intenzione spettacolarizzare questo momento speciale, dedicato ed intimo, nè farne motivo di lamentela. Il mio unico obiettivo oggi e sempre è il benessere di Tommaso, tutelare il suo percorso di crescita e sviluppo e fare in modo che abbia sempre una rete di supporto serena e fidata che un domani potrò chiamare famiglia". Infine chiude dicendo: "Spero davvero che i muri abbattuti e che Nicolò trovi finalmente il coraggio di emanciparsi e di far vedere i suoi sentimenti, aprendo il suo cuore di padre per godere di tutta la bellezza che deriva dall'essere genitore". 

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