Roma, al Salone del Coni il premio giornalistico “Estra per lo Sport”
Storie di Sport praticato e vissuto, esempi per i giovani
Di campioni dello sport e di competizioni internazionali ne parlano, per fortuna, televisioni, carta stampata e web, davvero rare sono, invece, le storie di sport raccontate. È proprio per questo motivo che sta riscuotendo sempre maggiore successo il premio giornalistico “Estra per lo Sport” - Raccontare le buone notizie “giunto alla sua IV edizione e svoltosi nel tempio dello sport e della storia d’Italia, il Salone d’Onore del Coni al Foro Italico di Roma. Mai come in questo momento, in cui l’informazione è ricca di cronaca nera, cronaca pandemica Covid-19 e distanziamenti sociali, raccontare buone notizie significa uscire dal coro ed infondere segnali di fiducia e di speranza, di cui tutti abbiamo tanto bisogno. Ed è quello che hanno fatto stamani Estra S.p.A. con il suo Presidente Francesco Macrì, lo Studio SG Plus Ghiretti & Patrners con il patron Roberto Ghiretti, e l’U.S.S.I. con il suo Presidente Luigi Ferrajolo. La cerimonia è stata aperta dal padrone di casa, Giovanni Malagò, Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e Membro C.I.O., che ha invitato i presenti ad omaggiare con un applauso Sara Simeoni, nominata donna sportiva del secolo. In sala il Direttore della Gazzetta dello Sport Stefano Barigelli, e pertanto, non potevano mancare la Federazione Ciclistica Italiana, con il suo Presidente Renato Di Rocco, e la Federginnastica, che sempre più spazio sta trovando nelle pagine della “Rosa”, con il Vicepresidente Rosario Pitton ( nella foto con Roberto Ghiretti, Sarà Simeoni e Michele Maffei già Segretario Generale della FGI), delegato per l’occasione dal numero uno di viale Tiziano, il cav. Gherardo Tecchi. Oltre al “Premio alla Carriera” consegnato a Marino Bartoletti, premiati tanti giovani giornalisti, sconosciuti al grande pubblico ma, autori di articoli, servizi e reportage che hanno acceso i riflettori su storie di sport legate alla solidarieta’ all’emancipazione femminile, alla disabilità, al recupero dei ragazzi ristretti, all’autismo, alla parità di genere, al riscatto delle periferie, all’inclusione, e contro il razzismo, l’omofobia, la violenza ed i soprusi, l’antisemitismo, l’emarginazione. Ciò che ha incantato il pubblico presente in sala è stata la partecipazione emotiva dei giovani giornalisti alle storie che, più che raccontate, sembravano essere state vissute personalmente dai cronisti. Anche questo aiuta lo sport, perché propone valori e soprattutto gesti ed esempi positivi da imitare, anche se questi non sono stati compiuti da atleti famosi e abituati alle luci della ribalta. Gesti di campioni di vita che valorizzano e nobilitano lo Sport.