Garcia resta: "Voglio una Roma da Champions". E insegue il record di Capello
Il tecnico: "Voglio rimanere, ma voglio una squadra competitia"
"Voglio rimanere, ma voglio una squadra competitiva, capace di affrontare la Champions e contemporaneamente lottare per lo scudetto". Con le trattative per il rinnovo di contratto ancora da chiudere, Rudi Garcia detta le condizioni per continuare a credere nel progetto Roma. Il tecnico francese ancora una volta fa intendere chiaramente di non voler più soldi per legarsi a lungo alla società giallorossa, bensì più giocatori di qualità. "La mia volontà è chiara - sottolinea in un'intervista a SportMediaset - quello che penso l'ho già detto alla società. Non mi interessano le voci su Psg o altre squadre, l'anno prossimo però avremo la Champions e dovremo essere pronti. Non per vincerla, ma almeno per giocare da protagonisti il girone e arrivare alla seconda fase".
Non solo l'Europa, poi, è nei pensieri di Garcia: "Affronteremo un campionato che sarà ancor più difficile di quello di quest'anno: forse faremo meno punti, ma magari vinceremo lo scudetto". Scudetto che Garcia non ha smesso di inseguire nonostante il gap di 8 punti dalla Juventus. «Io ci credo ancora. Tutto è ancora possibile e aperto".
Il lungo inseguimento alla capolista, anche se alla fine resterà incompiuto, ha infatti permesso a Totti e compagni di inanellare una serie di record che potrebbe ulteriormente arricchirsi.
Con un successo sulla squadra di Seedorf i giallorossi arriverebbero a 85 punti in classifica, quota mai raggiunta in passato. Inoltre, allungherebbero l'imbattibilità interna in vista dell'ultimo impegno stagionale nello scontro diretto proprio coi bianconeri. Lo stadio Olimpico non si dimostrava una roccaforte tanto difficile da espugnare da ben 12 anni, da quando in panchina sedeva un certo Capello. Con Don Fabio al timone infatti la Roma restò imbattuta davanti al proprio pubblico per due anni di fila: nel 2000-01 centrò il titolo, mentre in quello successivo fu preceduta di un solo punto dalla Juve.
Finora in casa Totti e compagni hanno raccolto ben 45 punti, frutto di 14 vittorie e 3 pareggi (con 42 gol fatti e appena 8 subiti). Merito dei giocatori ma anche del lavoro di Garcia, elogiato da chi in passato ha contributo a rendere l'Olimpico uno stadio inviolabile. "È riuscito a ricostruire da subito lo spirito giusto ed è sicuramente qualcosa di importante nonostante il mercato che è stato fatto - sottolinea l'ex giallorosso Damiano Tommasi, attuale presidente dell'Assocalciatori - sembrava si stesse smantellando un progetto e invece si è riusciti a riproporlo e a raccogliere risultati anche oltre le aspettative. Garcia è entrato in maniera giusta non solo nello spogliatoio, ma anche nel calcio italiano".