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Roma, Rudi Garcia: tattiche e schemi del nuovo allenatore

Rudi Garcia li dispone in campo e lascia che pensino. Per giocare a calcio non è necessario pensare, però aiuta

La Roma sta per abbracciare Rudi Garcia. Dopo Luis Enrique e Zdenek Zeman ecco che arriva, quindi, un altro allenatore straniero. Durante la settimana il francese dalla faccia sporca allena il corpo e la mente dei suoi. Con il Lille di Eden Harard ha vinto il titolo con il 4-3-2-1 ma all'occorrenza sa disporre i suoi anche con il 4-3-3. 

Il francese di Nemours ha un carattere tosto e un modo di allenare che ha convinto Walter Sabatini a puntare su di lui. Tatticamente è preparatissimo e il suo curriculum è completo. Garcia ha esordito infatti come preparatore atletico nel Saint-Étienne, mentre el 2000 diventa viceallenatore e l'anno dopo  neassume il ruolo di allenatore. 

Nel 2002 subentra sulla panchina del Digione, portando la squadra della Borgogna alla promozione in Ligue 1 l'anno successivo, oltre che alla semifinale di Coppa di Francia nel 2004. Nel 2007 allena il Le Mans, con cui chiude al nono posto in in Ligue 1 e arriva alle semifinali della Coppa di lega.

L'anno dopo (2008) rescinde il contratto con il Le Mans per sedere sulla panchina del Lille, prendendo il posto di Claude Puel. Dopo aver conquistato la qualificazione in Europa League, a sorpresa il 2 giugno 2009 decide di lasciare il club per divergenze con il direttore sportivo Thuilot Xavier. Nel giro di due settimane però, il presidente del club Michel Seydoux lo convince a ritornare al suo posto. Nel 2011 conquista il suo primo titolo, battendo in finale di Coppa di Francia con il punteggio di 1-0 il Paris Saint-Germain. 
 

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Poco tempo dopo arriva anche la vittoria della Ligue 1 2010-2011 con il Lilla. Al termine della stagione 2010-2011 viene nominato migliore allenatore della Ligue 1 e viene inserito al settimo posto dei migliori allenatori del mondo dell'anno 2011. L'anno successivo porta la sua squadra al terzo posto in campionato, conquistando per la seconda volta l'accesso alla Champions League. In nessuna delle due occasioni però la squadra riesce a superare la fase a gironi della manifestazione. Nella stagione 2012-2013 col Lille chiude sesto, rimanendo fuori dalle coppe europee.

Il primo problema, per così dire, riguarderà la posizione di Francesco Totti. Il numero 10 della Roma potrebbe giocare come finto attaccante di sinistra o come faro sulla trequarti, a seconda dei momenti e della distribuzione del gioco tra il 4-2-3-1 con il quale ha vinto lo scudetto per il Lilla nel 2011.

Ma c'è anche il 4-3-3 con il quale ha raddrizzato l’ultima stagione partita con il fiato corto e chiusa in progressione. Ma potrebbe persino utilizzare Totti da centravanti, che tanto gli serve da flipper per innescare punte laterali veloci e tecniche. Rudi Garcia è pronto e ha le idee chiare. 
 

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