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Roma: Luis Enrique chiede tempo, la piazza glielo concederà?

Il tecnico, ex Barcellona B, è partito male. Società e giocatori si stringono attorno a lui ma i tifosi iniziano ad essere scettici. Il match contro l'Inter, in campionato, sarà la prova del nove

Due gol fatti, di cui uno a tempo scaduto, quattro gol subiti, tanto possesso di palla e poche conclusioni sono questi i numeri, almeno in parte, in tre partite ufficiali della nuova Roma di Luis Enrique. "Quanto tempo ci serve? Non lo so", ha detto il tecnico asturiano dopo la sconfitta di ieri per 2 a 1 all'Olimpico contro il Cagliari. Un ko che si aggiunge all'eliminazione in Europa League ma che non destabilizza l'allenatore ex Barcellona B: "Rimango ottimista al 100%, ho una rosa molto buona e le cose cambieranno. Di chi è la colpa? Mia, senza dubbio. Mi dispiace per il pubblico che ci ha sostenuto in maniera straordinaria. Abbiamo iniziato un nuovo progetto, abbiamo molta voglia di lavorare ma bisogna avere pazienza".

Roma - Cagliari 12-09-2011 | © TM News/Infophoto

Milan - Lazio 2-2 09/09/2011 © TM News/Infophoto

Certo è che i risultati negativi e la gestione poco limpida di alcuni big, vedi Totti e Borriello, hanno fatto storcere già il naso a diversi tifosi. Se la Curva Sud, nonostante la sconfitta inflitta da Daniele Conti e soci, ha applaudito a fine gara, diverso è stato l'atteggiamento nelle Tribune. Fischi, insulti e mugugni nei confronti di Luis Enrique che già ha spaccato il tifo romanista. Le radio che trasmettono trasmissioni giallorosse sono un termometro perfetto. "Non vedo l'ora che finisce la stagione", dice Mario a TeleRadioStereo gli fa eco Andrea su Radio Manà Manà Sport che incalza: "Luis Enrique è un presuntuoso, se continua così non mangia manco le tortillas". D'altra opinione Dario, che su Rete Sport, si dice "fiducioso" e che nonostante tutto "tifa Roma e non l'allenatore". C'è già chi fa ipotesi suggestive sognando, addirittura, Carlo Ancelotti o Fabio Capello che lascerebbe l'Inghilterra per seguire Franco Baldini. La dirigenza e la proprietà si schierano dalla parte del tecnico. “Stiamo lavorando, speriamo che arrivino i risultati”, dichiara Thomas DiBenedetto dall'America mentre il diesse Sabatini, dopo il match di domenica, fa sapere che l'allenatore "non rischia". La fiducia, a mister Enrique, la da anche Daniele De Rossi che dopo la sconfitta contro il Cagliari, in sala stampa, ha fatto il capitano e ci ha messo la faccia: "Qui c'è un progetto ma dobbiamo migliorare". La Roma fa quindi quadrato ma la domanda, allora, sorge spontanea: la Capitale è pronta per i progetti a lungo termine? La rivoluzione culturale americana è ambiziosa ma a livello tecnico, esportare il modello del Barcellona sembra un azzardo. Fare i processi ad inizio settembre ha poco senso ma Luis Enrique è già nel mirino di tifosi e critica. Sabato contro l'Inter sarà battaglia.

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