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Punto Roma, tra sogni e mercato: si discute dei premi Scudetto

Nessuna lesione per Pjanic mentre oggi firmeranno Paredes e Nainggolan

La Roma ci crede ancora. Il ko, pesante, contro la Juve brucia ma in casa giallorossa si pensa ancora allo Scudetto. Ieri una ristretta delegazione di giocatori della Roma, con in testa Totti e De Rossi, è stata ricevuta dal dg Mauro Baldissoni per discutere dei premi relativi alla conquista dell'eventuale Tricolore. 

La questione era in calendario da tempo e si sarebbe potuta affrontare nelle prossime settimane, ma il club ha voluto mandare un preciso segnale alla squadra dopo il pesante ko in casa Juve: i giocatori sono stati 'convocati' al termine dell'allenamento di Trigoria per chiudere la questione e ripartire. 

All'incontro tra dg e giocatori non ha preso parte il ds Sabatini, impegnato lontano dalla Capitale per le trattative di mercato. In dirittura d'arrivo quella col Cagliari per il centrocampista Radja Nainggolan, con i giallorossi pronti a chiudere grazie a una offerta da 3,5 milioni di euro per il prestito e altri 6,5 per il riscatto della metà del cartellino in estate. E con Leandro Paredes che arriva dal Boca Juniors. Un doppio colpo che dà un segnale positivo. 

Buone notizie anche dall'infermeria: Miralem Pjanic ha effettuato in mattinata degli accertamenti che hanno escluso lesioni capsulo-legamentose al ginocchio destro. Ulteriori indagini strumentali saranno poi svolte nelle prossime 24/48 ore. Sicuro il forfait del bosniaco per l'impegno in Coppa Italia di giovedì all'Olimpico contro la Sampdoria, mentre Garcia spera di riavere il giocatore a disposizione col Genoa in campionato visto che già dovrà fare a meno dello squalificato De Rossi ma con un Nainggolan in più.

Quella contro la Juve è stata una sconfitta bruciante ma che deve servire da stimolo per ripartire più forti di prima: Rudi Garcia scuote la Roma. E mentre il club lancia un segnale chiaro con i premi Scudetto, il tecnico è esplicito: "Ora l'importante è tornare a vincere subito". Già col Genoa domenica. Anzi con la Samp giovedì in Coppa Italia. Dopo la debacle allo Juventus Stadium, in casa Roma c'è voglia di dimostrare subito di non aver subito contraccolpi psicologici da una sconfitta che lancia i rivali bianconeri verso lo scudetto n.30, il terzo consecutivo, grazie a ben otto punti di vantaggio. 

E già da giovedì prossimo, nel pomeriggio dell'Olimpico dedicato alla Coppa Italia, la squadra di Rudi Garcia avrà la possibilità di ripartire contro la Sampdoria dell'ex romanista e laziale Sinisa Mihajlovic. "Ora - ha ammonito l'allenatore francese della Roma - dobbiamo tornare subito alla vittoria, è molto importante. Non ho mai detto di puntare allo scudetto, il nostro obiettivo è tornare in Europa. Non è una vergogna perdere a Torino con la Juve". 

Puntando il dito sugli errori commessi, l'allenatore della Roma sposta l'attenzione sull'atteggiamento tenuto in fase difensiva sulle fasce dove Dodò, sostituito nella ripresa da Torosidis, è l'indiziato numero uno in vista di un cambiamento di rotta. "Se analizziamo bene la partita, abbiamo preso gol su palla inattiva. Il primo da una rimessa laterale, il secondo su punizione. Dobbiamo migliorare nell'aggressività in fase difensiva, soprattutto sulle fasce". 

Disattenzioni a parte, restano i meriti dei campioni d'Italia molto più cinici e capaci di colpire al primo affondo. "Il vincitore ha sempre ragione - assicura Garcia - dunque bravi loro. Ma io voglio sottolineare una cosa: nel primo tempo ho visto una Roma di grande personalità, che è andata a Torino a giocare con la prima in classifica e ha imposto il suo gioco. Questo mi è molto piaciuto". La Roma è viva e sogna ancora. 

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