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La Roma è come la Juve: l'eliminazione in Champions servirà per lo Scudetto

La squadra di Garcia si scioglie nella notte dell'Olimpico e si consolerà con l'Europa League. Una tappa in un percorso di crescita

"Come la Juve, siete come la Juve". Di solito sono i tifosi romanisti a cantarlo ai supporters avversari, ma questa nessun coro potrebbe essere più azzeccato proprio per gli amanti dei colori giallorossi. Un qualificazione, quella in Champions League, buttata via nelle partite precedenti e una conseguente eliminazione arrivata da chi, queste partite, le gioca da anni. Come la Juve di Conte, la squadra di Garcia si è sciolta come neve al sole quando più contava. Poco carattere e scarsa condizione atletica. Lo Scudetto la Roma, se non "farà la stupida", lo vincerà, proprio come fece la Juve. 

IL PERCORSO - Totti e compagni hanno avuto un andamento strano in Champions. Nella prima partita il Cska è stato demolito, nella seconda a Manchester contro il City un pareggio con un pizzico di amaro in bocca. Poi il black out, doppio, contro il super Bayern Monaco. Infine le due gare che andranno rianalizzate meglio. A Mosca, la Roma, aveva i tre punti in mano ma gli è mancato il killer instinct. Ieri sera, invece, prima Holebas e poi Gervinho hanno sprecato chance importanti per indirizzare una partita che non doveva essere persa. 

NIENTE TESORETTO PER IL MERCATO - La verità, in fondo, sta tutta in una frase di Radja Nainggolan: "Siamo ancora in corsa in tre competizioni, anche se siamo usciti da quella più bella". E anche quella più redditizia. Fossero entrati quei 10-12 milioni della Champions la Roma sarebbe intervenuta in maniera decisa sul mercato, con gli incassi infinitamente minori dell’Europa League le prospettive cambiano. In entrata dovrebbero arrivare un difensore centrale e un terzino: piacciono Chiriches come stopper e Maxi Pereira e Johnson per la fascia. 

Affari low cost ma di qualità. Movimenti ci saranno anche in uscita: cerca una destinazione Borriello, il cui contratto scadrà a giugno, e verranno mandati a giocare i giovani come Uçan e Sanabria. Andrà poi valutata la situazione di Cole e i possibili assalti per Strootman e Destro. Sabatini è già al lavoro. Anche se nessuno lo ammetterà, l'Europa League la volevano in pochi a Trigoria, perché c’è un turno in più, le trasferte spesso sono lontane e si gioca sempre di giovedì. Il che significa che, in campionato, i giallorossi giocheranno spesso di domenica sera o di lunedì, quindi dopo la Juventus che, al contrario, essendo impegnata in Champions, almeno per gli ottavi, dovrà anticipare.

Roma-Manchester City: by InfoPhoto

LA COPPETTA - Più pressione sulla Roma quindi per raggiungere il bersaglio grosso: il Tricolore. L’Europa bis comincia il 19 e il 26 febbraio, gli ottavi il 12 e il 19 marzo, i quarti il 16 e il 23 aprile, le semifinali il 7 e il 14 maggio, la finale il 27 maggio a Varsavia. E lunedì prossimo la formazione giallorossa conoscerà il proprio destino nella seconda competizione continentale. A differenza delle scorse edizioni non saranno contestualmente sorteggiati gli accoppiamenti degli ottavi di finale per i quali il sorteggio è previsto il 27 febbraio.

ZENIT E GLI ALTRI AVVERSARI - La Roma, nella prima urna di Nyon, non potrà pescare le italiane. Ai sensi del regolamento UEFA, saranno teste di serie nel sorteggio le 12 prime classificate dei gironi di Europa League e le 4 migliori terze dei gironi di Champions. La Roma, che ha raccolto solo 5 punti, non rientra tra le migliori terze ‘retrocesse’ dalla Champions. La Roma potrebbe incrociare anche formazioni quotate, come Tottenham (se si qualifica al primo posto del suo girone), Athetic Bilbao, Sporting Lisbona, Zenit, Olympiakos ed Everton. In questo scenario la formazione giallorossa giocherà in casa la prima gara dei sedicesimi.  

"VINCEREMO IL TRICOLOR" - A restituire il sorriso ci pensa il popolo giallorosso. Dopo le reti di Nasri e Zabaleta i tifosi della Curva Sud hanno intonato un coro che sa quasi di preghiera: "Vinceremo il tricolore". "L’amarezza è grande – confida allora Totti agli amici – ma adesso dobbiamo guardare avanti e concentrarci sul campionato. Lo dobbiamo a noi e ai tifosi che ci sono stati vicini". Un sogno, quello dello Scudetto, che per molti adesso sarà d'obbligo raggiungere. Come la Juve.

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