Rocca Priora Calcio: cresce l’Accademia Marco Amelia
Il futuro dei piccoli calciatori dell'Accademia sembra essere davvero in cassaforte
Un progetto nato due anni fa da una chiacchierata tra il presidente onorario del Rocca Priora, Marco Amelia, e il suo ex preparatore al Livorno Stefano D'Ottavio, professore presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell'università di Roma Tor Vergata Roma e attuale responsabile nazionale dell'area tecnica del Settore Giovanile e Scolastico della Figc. Così si è sviluppata l'idea dell'"Accademia del calcio Marco Amelia", portata avanti dal Rocca Priora e dai Canarini Rocca di Papa e seguita dal collaboratore del professor D'Ottavio, Leandro Croce, e dal suo collega (ed ex calciatore professionista) Raffaele Graziano. E' proprio Croce a parlare, con soddisfazione, di come stanno andando le cose in questa seconda stagione di Accademia. «Innanzittutto ci tengo a sottolineare che la collaborazione è stata fortemente voluta da Marco Amelia per dare un'impronta precisa alla scuola calcio delle due società, ideando un progetto a lungo termine che valorizzi fortemente i giovani calciatori del territorio. Al centro del nostro lavoro c'è la scoperta dell'aspetto coordinativo, un punto focale a nostro modo di vedere per qualsiasi attività sportiva. Coi piccoli calciatori, spesso, si usa esclusivamente il pallone durante l'allenamento e noi invece vogliamo puntare alla crescita di un atleta sano dal punto di vista dell'educazione sportiva, del comportamento e dell'alimentazione». Croce entra un po' più nel dettaglio del lavoro quotidiano dei tecnici dell'"Accademia del calcio Marco Amelia". «Nel corso del tempo - spiega - abbiamo dato degli input agli allenatori sulle metodiche di allenamento da noi ritenute corrette. Abbiamo diviso la preparazione in cicli, facendo molta attenzione al peso e all'altezza, oltre che ovviamente alla fascia di età, del singolo bambino. Alla fine di ogni seduta di allenamento i tecnici compilano dei report che noi teniamo costantemente sotto osservazione e due volte all'anno (la prima tra settembre e ottobre, la seconda tra la fine di marzo e l'inizio di aprile, ndr) facciamo fare ai nostri piccoli calciatori dei test di valutazione per valutarne la crescita e correggerne gli eventuali difetti». Il futuro dei piccoli calciatori dell'Accademia sembra essere davvero in cassaforte.