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Roma, è il compleanno del “Bomber”: Roberto Pruzzo festeggia 65 anni

Il "Bomber" è stato il secondo miglior realizzatore della squadra giallorossa. Dal 2012 fa parte, insieme a Falcao, Conti e Di Bartolomei, dalla Hall of Fame romanista

Duecentoquaranta presenze e centosei gol. Sono pochi ad aver fatto meglio di lui con la casacca della Roma. Anzi, in termini realizzativi, solo Francesco Totti ha saputo migliorare quei numeri.

Un pezzo di storia

“Il Capitano” nell’As Roma  ha trascorso tutta la sua straordinaria carriera. Roberto Pruzzo, invece, con la maglia giallorossa ha vissuto “solo” dieci anni. Ma sono sono bastati per trovare un posto nell’Olimpo romanista. Perchè tanti sono stati i trofei conquistati. Ed ancora di più sono state le emozioni che, i suoi tifosi, ancora oggi ricordano con straordinario trasporto.

Il Bomber Pruzzo

Nato in provincia di Genova e cresciuto calcisticamente all’ombra del Grifone, Roberto Pruzzo è approdato nella Capitale nel 1978, all’età di 23 anni. Nella decade successiva ha scritto le pagine più importanti della sua avventura calcistica. Uno scudetto, una finale di Coppa Campioni, in cui realizzò anche il goal del momentaneo pareggio. Ha alzato per quattro volte la Coppa Italia (sulle 9 vinte in tutto dal club di Trigoria) e per tre volte è risultato essere anche il capocannoniere delle seria A. Anzi, il Bomber. Perché quello è stato il nome che, i tifosi giallorossi, gli hanno cucito addosso. Dagli anni ottanta è anche diventato un modo, colloquiale, per chiamarsi tra amici. Ma se si aggiunge l'articolo determinativo, allora cambia tutto. Perchè "il Bomber", nella Capitale, è un sostantivo che identifica una sola persona. 

Un pezzo di storia

“E’ il secondo miglior marcatore della storia dell’As Roma compie oggi 65 anni” ha ricordato oggi la società giallorossa attraverso la propria pagina Twitter. Il commento è scritto in calce ad un video. Trentasette secondi di Roberto Pruzzo in pillole. I colpi di testa, le  sforbiciate, i tiri al volo, l’immancabile corsa sotto il settore dei tifosi giallorossi. Come dopo l’indimenticabile rovesciata contro la Juventus con cui, all’89 minuto, regalò il pareggio all’AS Roma. Correva la stagione 1983-1984. Quella dello scudetto perso, tra le lacrime, contro il Lecce già retrocesso.

Nell'Olimpo giallorosso

Che fosse un predestinato lo si era capito subito. Per acquistarlo il presidente Lanzalone dovette (momentaneamente) rinunciare anche a Bruno Conti, spedito nel 1978 a farsi le ossa  in serie B con il Genoa Una mossa, col senno del poi, rivelatasi vincente. Pruzzo è entrato infatti Hall of Fame. Tra i primi undici giocatori, insieme allo stesso “MaraZico”, al “Divino” Falcao ed al capitano Di Bartolmei. Nessuna sorpresa comunque perché, per i suoi tifosi, il Bomber già albergava nell'Olimpo giallorosso. Ed ancora oggi, che di candeline dovrà spegnerne sessantacinque, sta sempre lì. Tra i più grandi di sempre. Tra quelli che hanno fatto la storia dell'As Roma.

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