La storia di Riccardo Calafiori, vanto romanista: l'infortunio, la dedica a De Rossi ed il gol sotto la Sud
Il terzino sinistro classe 2002 ha realizzato la prima rete con la maglia giallorossa emozionando i tifosi romanisti
"Figli di Roma, capitani e bandiere...questo è il mio vanto che non potrai mai avere" . Questa la coreografia esposta dalla Curva Sud nel corso di un derby giocato all'Olimpico nella stagione 2014-2015. Una maxi coreografia a colorare il cuore caldo del tifo giallorosso con i volti dei romani e romanisti che dalla fondazione dell'As Roma hanno indossato la casacca giallorossa. Fra loro Totti, De Rossi, Di Bartolomei, Conti, Giannini solo per citarne alcuni.
Romani e romanisti che hanno poi indossato la maglia giallorossa finendo quasi sempre per indossare la fascia di capitano dell'Asr. Da allora sono passati 5 anni e se la coreografia fosse stata fatta quest'anno fra quei giocatori "vanto romanista" ci sarebbe sicuramente l'effige di Riccardo Calafiori, giovane terzino sinistro classe 2002 che nel corso della partita vinta in Europa League contro lo Young Boys (valsa il primo posto nel girone della competizione europea) ha segnato la sua prima rete con la maglia della sua squadra del cuore, l'As Roma. Un siluro dai venti metri sotto la Curva Sud, con il giocatore nato e cresciuto a Valcanneto, a Cerveteri, che ha poi manifestato la sua gioia baciando la maglia e lo stemma.
Una emozione ed una gioia per tutti i tifosi della Roma, da sempre innamorati delle proprie bandiere. Un "vanto romanista", come recitava la coreografia esposta dalla Sud, che Riccardo Calafiori ha espresso con parole d'amore sul proprio profilo Instagram: "Chissà quante volte l’ho sognato. Quante volte ci ho sperato...Finalmente è arrivato, ed è la cosa più bella che mi potesse capitare. Primo posto conquistato. Daje Roma".
Unica pecca, la Curva Sud vuota a causa dell'emergenza Coronavirus. Ma una corsa con un bacio alla maglia che ha fatto emozioare i tifosi giallorossi, da sempre innamorati dei propri figli romanisti. Una storia da libro quella di Riccardo Calafiori.
Nato calcisticamente nel Petriana calcio, Calafiori ha indossato la maglia della Roma la prima volta a 9 anni. Da li tutta la trafila con le giovanili giallorosse sino all'esordio con la squadra di cui è tifoso arrivato lo scorso anno allo Juventus Stadium, dove la Roma di Fonseca vinse per la prima volta sull'ostico campo dei bianconeri con il terzino giallorosso che servì un assist vincente.
Prima della gioia dell'esordio in prima squadra, con Calafiori protagonista della Roma Primavera di Alberto De Rossi, un grave infortunio. Era l'ottobre del 2018 quando il terzino giallorosso si ruppe i legamenti del ginocchio sinistro nel corso del match di Youth League giocato dalla Primavera contro il Viktoria Plzen. Un grave infortunio, che avrebbe potuto compromettere la carriera appena iniziata di Calafiori con i giocatori della prima squadra che gli manifestarono vicinanza, tanto che bomber Edin Dzeko gli dedicò la tripletta segnata in Champions League all'Olimpico contro la prima squadra della Repubblica Ceca.
Un brutto infortunio, con Calafiori che trovò la vicinanza dell'allora capitano dei giallorossi Daniele De Rossi, a cui lo stesso Calafiori dedicò un messaggio il giorno del suo addio con la maglia della Roma. "Ciao Daniè. Speravo che questo momento non arrivasse mai, o almeno ci tenevo, forse solo tu sai quanto, che tutto questo non succedesse proprio quest'anno. Purtroppo non riuscirò ad ottenere uno dei miei più grandi sogni che ho da quando sono bambino, quello di giocare insieme a te e diventare il tuo compagno di squadra... Nonostante questo - scriveva Calafiori in una story su Instagram - anche se ti ho conosciuto realmente poco tempo fa, tante sono le cose che mi hai insegnato ed i consigli che mi hai lasciato, sia da uomo, da TIFOSO, e ovviamente anche da calciatore. Grazie per essere stato tutto, la Roma, un idolo, un capitano ed infine un grande amico, che mi ha aiutato nel momento più difficile della mia carriera sicuramente ed uno dei più difficili nella vita probabilmente. Ti meriti solamente il meglio e bisogna solo applaudire una persona come te. Grazie mille".
Applausi che Daniele De Rossi, "vanto nostro", come da sempre definito dai tifosi romanisti, avrà riservato sicuramente a Calafiori dopo averlo visto coronare il suo sogno di segnare il primo gol con la maglia giallorossa sotto la Sud, proprio come fece DDR il 20 maggio del 2003 in un Roma-Torino sempre sotto il cuore caldo del tifo giallorosso, con una prodezza balistica da fuori area molto simile a quella di Calafiori contro lo Young Boys.
Un "vanto romanista, Riccardo Calafiori, sulle orme dei grandi romani e romanisti, dal "Fornaretto' di Frascati Amedeo Amadei, al compianto Agostino Di Bartolomei, passando per Bruno Conti, il Marazico di Nettuno, il Principe Giuseppe Giannini, sino al Capitano per antonomasia, Francesco Totti, Daniele De Rossi, Alessandro Florenzi (mai entrato del tutto nel cuore dei tifosi) e l'ultimo romano e romanista ad indossare la fascia (come vice di Dzeko), ovvero Lorenzo Pellegrini. Un bacio alla maglia che ha emozionato. Riccardo Calafiori "vanto romanista". "Baciala ancora la maglia della Roma" ed i tifosi romanisti ti ameranno per sempre.