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Totti dice "basta": con Luis Enrique è già finito l'idillio?

Nelle ultime settimane non sono mancate critiche e tensioni in casa Roma. Complice il rapporto ancora enigmatico tra il capitano giallorosso ed il neo allenatore spagnolo

“Totti non si discute, si ama” riportava qualche anno fa uno striscione della curva Sud. Un comandamento, un dogma che i tifosi, e gli allenatori che si susseguivano sulla panchina romanista, non hanno mai messo in discussione, volenti o dolenti. Ma i fatti che hanno visto protagonista il "Pupone" in questa delicata fase pre-campionato sembrano chiari segnali di cambiamento, anzi, di rivoluzione. Un cambio di gestione non è mai facile, specialmente in una piazza calda come quella romana, ma la stessa promessa di cambiamento che aveva acceso gli animi giallorossi prima dell’estate, sta ora facendo storcere la bocca alla tifoseria, alle radio locali e, sembrerebbe, anche al capitano Francesco Totti.

L'ESCLUSIONE DI EUROPA LEAGUE - L’inspiegabile doppia esclusione in Europa League del duo Totti – Borriello (addirittura inserito ufficialmente sulla lista dei cedibili) ha quantomeno suscitato curiosità nei sostenitori che, in seguito anche ad un mercato non ancora all’altezza dei loro sogni, e di una cocente sconfitta rifilatagli da una squadra di inferiore caratura, sta faticando ad accettare le idee di Luis Enrique. Il suo messaggio è chiaro: puntare sui giovani, mettere tutti allo stesso livello e far giocare chi più lo merita durante gli allenamenti.

TOTTI E' TOTTI - Strategia giusta e razionale questa dello spagnolo ex Barcellona che, però, deve fare i conti con la realtà capitolina. Dove Totti è Totti, su tutti. Un suo gesto a mezza bocca, una maglietta "simbolica" indossata per allenarsi può provocare un ciclone di commenti e critiche. Ne è la dimostrazione il clamore suscitato dalla maglietta con la scritta "Basta", indossata da Totti nel corso di un allenamento della settimana scorsa. Da quel gesto sono partite mille ipotesi sul destinatario di quel messaggio: la società? L'allenatore? O addirittura la tifoseria? La verità non è uscita, fatto sta che la posizione del capitano all’interno della squadra e della tifoseria è centrale, e probabilmente anche Luis Enrique, volente o dolente, dovrà accettarlo. Anche perché non potrebbe mai vincere il confronto con il Capitano, nel cuore della gente.

LUIS ENRIQUE E GLI ELOGI - Nulla di ufficiale è però emerso dallo spogliatoio romanista, solo indiscrezioni, mezze voci, che non vengono confermate da dichiarazioni ufficiali. Enrique continua a lodare Totti nelle conferenze stampa mentre anche il Capitano non si è mai lamentato direttamente. Ma a Roma si sa, le parole a volte non servono, forse servono solo conferme, vittorie, certezze. Segnali che potranno arrivare già Giovedì prossimo, in occasione della gara di ritorno contro lo Slovan, valida per la qualificazione alla fase a gironi dell’Europa League. La lupa dovrà fare i conti con un risultato sfavorevole (sconfitti 1-0 fuori casa, ndr), conseguito nel match di andata. Chissà che nella prossima partita Luis Enrique non decida di puntare sul Francesco Totti, in situazioni di questo tipo una vittoria è la via migliore per allentare ogni tensione.

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