Pallotta: "Derby senza tifosi? Potrei sedermi in Curva Sud con una bandiera"
Il presidente americano risponde sui social network: "Continuiamo a investire sui giovani in Italia e all'estero per costruire una squadra all'altezza del titolo anche in futuro"
La Roma è sempre più social e il presidente James Pallotta, su Facebook e Twitter, risponde alle domande dei tifosi. Soprattutto sul derby e sul futuro del club. E così riguardo allo sciopero indetto dalla Curva Sud per protestare contro la divisione del settore per motivi di sicurezza, Pallotta è chiaro: "Sarei molto rammaricato se i nostri tifosi non saranno lì per il derby. In caso di sciopero penso che possa sedermi io da solo nella Curva Sud, con una bandiera e un cartello".
"Ho sempre detto che il cuore e l'anima della Roma è la Curva Sud, che i nostri tifosi sono la parte più importante della nostra squadra e nulla è cambiato al riguardo. Sono frustrato però nel vedere che, mentre cerchiamo di trovare una soluzione, la squadra in campo può essere danneggiata senza il sostegno dello stadio", sottolinea.
Pallotta: “Sarei molto rammaricato se i nostri tifosi non saranno lì per il Derby…”
— AS Roma (@OfficialASRoma) 15 Ottobre 2015
"Come si può vedere dal progetto del nuovo stadio, la Curva Sud ha un suo settore dedicato da 14 mila posti ed è parte integrante della struttura del nuovo stadio. Noi non possediamo l'Olimpico e non possiamo prendere alcuna decisione in materia di sicurezza. Detto questo stiamo discutendo da quando sono state apportate le modifiche per trovare una soluzione. - spiega Pallotta - La polizia ha chiesto che le scale e i cancelli fossero lasciati liberi, che non ci fossero razzi e bombe. Alla polizia stanno bene i cori e le bandiere. E' frustrante che i nostri tifosi pensino che non abbiamo un punto di vista e che non abbiamo lavorato dietro le quinte per sistemare la situazione. Voglio sottolineare che stiamo lavorando dietro le quinte".
Pallotta: “…potrei mettermi io in Curva Sud con una bandiera e uno striscione”.
— AS Roma (@OfficialASRoma) 15 Ottobre 2015
Pallotta, però, ha parlato anche di campo: "Tre anni fa, quando sono diventato presidente, ho detto che avevamo un piano di 5 anni. Abbiamo cominciato a fare cambiamenti due anni e mezzo fa. Da questi cambiamenti in poi, ci siamo qualificati due volte per la Champions League e abbiamo iniziato a costruire una squadra più che adatta per vincere lo Scudetto. Continuiamo a investire nei giovani, ora e più avanti, per costruire squadre da titolo per il futuro".