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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Roma, telecamere e nuovo stadio: Pallotta contestato dagli ultras

I tifosi: "Lo stadio nuovo e un presidente così non li vogliamo". Pallotta: "Sono stato frainteso dai media"

"Pallotta spia, vattene via". "No, sono stato frainteso". E' stato un duro week end in casa Roma. Da una parte gli ultras, dall'altra il presidente made in Usa. Tor di Valle, dove sorgerà il nuovo stadio, i tifosi hanno appeso due striscioni "Pallotta spia vattene via" e "Pallotta Usa e getta". Poi scritte in diverse zone della città.

La Curva Sud attacca Pallotta

Un duro attacco frontale. Alcuni tifosi della Roma non hanno preso bene le dichiarazioni di James Pallotta da Londra sulla sua richiesta di inserire più telecamere all'Olimpico e sui tifosi "del Sud più problematici di quelli del Nord". Pallotta ha infatti rilasciato alcune dichiarazioni sullo stadio e sul sistema di sicurezza che sarà adottato per la nuova casa della Roma parlando di telecamere e di riconoscimento facciale per accedere all'impianto, che immagina un posto sicuro e adatto per le famiglie. 

Poi, sabato, è arrivato anche il comunicato Curva Sud: "Salve signor James Pallotta siamo i 'Fottuti Idioti', alla luce dei fatti di questi giorni e di quelli precedenti siamo onorati ed orgogliosi di questo appellativo. Perché ad oggi vuol dire che amiamo, soffriamo e gioiamo ancora per quei colori, per quella maglia e soprattutto per quel modo di vivere lo stadio che ci ha fatto conoscere al mondo calcistico. Quell'attaccamento che lei signor Pallotta non sta rispettando e sta distruggendo volutamente, cambiando il simbolo, collaborando per le barriere, facendo silenzio sulle multe, andando contro la sua gente. Allora lo sa cosa le diciamo? Lo stadio nuovo non lo vogliamo! Tanto se ne parla da Dino Viola, un presidente così non lo vogliamo! Se ci deve usare e insultare. Tanto noi rappresenteremo sempre la Roma e i suoi tifosi, di James ne passano tanti la curva sud resta, punto".

Le dichiarazioni di Pallotta sul sito della Roma

Pallotta, dopo aver accusato il colpo, domenica ha pubblicato il suo pensiero sul sito ufficiale del club: "Sono molto dispiaciuto dal dover constatare che le mie parole in un convegno a Londra siano state deliberatamente mal interpretate. Non accetto manipolazione alcuna da parte dei media. A una domanda sulla sicurezza negli stadi che mi è stata posta a Leaders in Sports, ho risposto citando un incontro con il Capo della Polizia, richiesto ed ottenuto per chiedere un ripensamento sulla scelta di introdurre delle barriere divisorie sugli spalti".

"Un anno e mezzo: tanto è durato il confronto con le istituzioni per la rimozione delle barriere. Un confronto che ci ha visto impegnati a far capire quanto quel provvedimento fosse iniquo nei confronti dei nostri tifosi: colpiva in modo generalizzato tutta la Curva Sud e non chi, effettivamente, si fosse reso protagonista di atti che violavano la legge. - si legge nella nota ufficiale - In quel contesto, uno dei temi discussi riguardava la possibilità di identificare specificamente, grazie alla tecnologia, i responsabili di determinati reati, senza dover punire indistintamente chi non fosse colpevole".

"A Londra ho anche spiegato che in futuro sarà importante il supporto della tecnologia, per colpire solo gli eventuali responsabili di un reato e tutelare tutti gli altri tifosi. Quei tifosi che mi hanno permesso di innamorarmi di questa squadra, grazie alla passione che li rende unici. Ecco perché ritengo assurdo leggere che avrei attaccato i nostri tifosi durante quel convegno. - ha quindi concluso Pallotta - Sono abbastanza chiaro e trasparente quando parlo. I media dovrebbero agire responsabilmente quando riportano mie dichiarazioni. Il mio discorso di Londra era volto a un miglioramento dei servizi e dell'esperienza dei tifosi che vengono a sostenere la Roma: sia ora, sia in futuro. Chi non rispetta le leggi dovrebbe essere punito. Tutto qui".

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