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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Lotito: "Io presidente della Roma? Non ho queste aspettative"

Il presidente biancoceleste bacchetta il Dl sugli stadi: "Io renziano? Io sono lotitiano. Io seguo una mia linea"

"Se io diventerò presidente della Roma? Non mi risulta avere queste aspettative". Risponde così il numero uno della Lazio, Claudio Lotito, a 'Un giorno da pecora' su Radio 2, alla provocazione sui cugini giallorossi. Il presidente biancoceleste glissa poi sul mercato. "A gennaio la società farà quello che necessiterà, e poi esiste un fair-play finanziario", ha aggiunto Lotito.

ANCORA SULLA ROMA - Il numero uno biancoceleste parla poi di Juventus-Roma: "Ho letto un'interpretazione sul terzo gol. La norma Fifa dà ragione all'arbitro Rocchi", afferma Lotito che su Francesco Totti aggiunge: "Lui con la maglia della Lazio? Onestamente non me lo immagino, è una bandiera della Roma. È assurdo pensare che possa tradire i colori giallorossi. Marotta? Ho ottimi rapporti con tutti i miei colleghi". 

SU TAVECCHIO - Lotito poi precisa cheTavecchio non è stato nè squalificato, nè sospeso dall'Uefa: "C'è una posizione in cui si dice che non parteciperà al Congresso di marzo, che si deve astenere dal partecipare e non parteciperà ad alcuna commissione Uefa, ma non ci avrebbe mai partecipato perchè non fa parte di nessuna commissione. La procura federale non ha trovato elementi nè oggettivi nè soggettivi, la Fifa ha ritenuto che non ci fossero elementi, e la Uefa, invece, ha preso un provvedimento", parlando della decisione presa della Uefa sul presidente federale Carlo Tavecchio dopo la frase razzista su Optì Poba e i "mangia banane".

CONTRO IL DL STADI -  Lotito, commentando il dl stadi, approvato ieri in via definitiva dal Senato, che obbliga i club al pagamento degli straordinari delle forze dell'ordine impegnate per garantire la sicurezza in occasione delle partite di calcio sbatte i pugni: "Alla Leopolda i costi della sicurezza chi li paga? L'1 e il 3%? L'impiego degli straordinari delle forze dell'ordine chi li paga? Se il principio è che le persone che organizzano un evento sportivo rispondono delle attività fuori del perimetro di competenza, dello stadio tanto più quelle che lo organizzano fuori dovrebbero farsene carico.

Io renziano? Io sono lotitiano. Io seguo una mia linea. Ci sono tanti in giro che vendono sogni e non solide realtà. Facciamo un plauso per le norme deliberate per quanto riguarda i dispositivi per combattere la violenza negli stadi - aggiunge il consigliere federale con delega alle riforme a Radio 2-. La pistola elettrica è uno strumento idoneo, che può dare dei risultati".

CALCIOSCOMMESSE - "Qui si fanno i processi mediatici. In un paese civile atteniamoci ai fatti. I giornali hanno fatto delle elucubrazioni, delle congetture, delle valutazioni. I fatti sono che, per il processo sportivo, Mauri ha avuto un pronunciamento, per un atto di non denuncia. Il processo penale deve ancora iniziare", dice Lotito, in merito alle indiscrezioni giornalistiche relative all'inchiesta sul Calcioscommesse condotta dalla procura di Cremona, in cui è indagato il capitano biancoceleste, Stefano Mauri, già squalificato sei mesi dalla giustizia sportiva per omessa denuncia.

"Ci risulta che allo stato ancora non c'è una richiesta formalizzata di rinvio a giudizio, quando ci sarà si vedranno gli atti e quali saranno i capi d'accusa", ha aggiunto il patron intervenendo a 'Un giorno da pecora' su Radio 2. Lotito ha allontanato quindi i sospetti sul calciatore per la chat relativa alla presunta combine di Lecce-Lazio del maggio 2011: "Il nickname 'stefano180268' che chattava? Di Stefano ce ne stanno tanti in giro".

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