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Lazio-Roma, è scontro sul rinvio del derby

Il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni attacca: "Non c'è interesse verso chi ha acquistato il biglietto, questo non è stato considerato, così come non sono stati considerati i diritti tv italiani ed esteri"

E' già aria di derby nella Capitale. Il rinvio di Lazio-Roma a lunedì 25 alle 18 proprio non è andato giù al club di Trigoria. E la conferma arria da Mauro Baldissoni: "Quando giochiamo le partite ad oggi lo decide la Lega, e mi pare abbia deciso per lo spostamento del derby. Credo però di non aver letto una motivazione. Conoscete le regole del calcio, alcuni interessi non vengono tutelati in questo modo".

Il direttore generale della Roma è chiaro: "Nel calcio si sono sempre giocate il mercoledì le coppe e la domenica il campionato, senza che nessuno lo ritenesse strano. E la Juventus gioca mercoledì e poi sabato", ha aggiunto.

"Spostare al lunedì la partita più importante della giornata di campionato non permette di vendere i diritti tv, soprattutto all'estero, e non tutela chi ha già investito" ha spiegato Baldissoni, a margine del convegno dal titolo 'Vincolo e seconde squadre: il calcio si confronta sul futuro'.

Per il dg della Roma, poi, lo slittamento del derby con la Lazio causerà un danno "a chi ha già comprato il biglietto e non potrà invece essere alla partita lunedì", e inoltre provocherà disagi a "un quadrante della città che verrà chiuso in un giorno feriale per opportuni motivi di ordine pubblico".

"Nel calcio si sono sempre giocate il mercoledì le coppe e la domenica il campionato, senza che nessuno lo ritenesse strano. E la Juventus gioca mercoledì e poi sabato - ha quindi concluso il dirigente -. Potrei parlare per otto ore, ma ripeto: la partita si gioca quando decide la Lega, e la Roma si presenterà in campo per vincere la partita".

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