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Tre schiaffi all'Elfsborg: Zarate show trascina la Lazio

Il 25enne di Buenos Aires manda in visibilio l'Olimpico che alla fine gli dedica una standing ovation. Buona l'impressione del collettivo che ipoteca la qualificazione e fa sognare il popolo biancoceleste

La potenza di Kolarov, la fantasia e l'imprevedibilità di Zarate, la concretezza di Mauri. C'è tutta la Lazio nei tre gol che hanno mandato ko l'Elfsborg ed ipotecato la qualificazione ai gironi dell'Europa League. Guardi la squadra biancoceleste e non ti sembra che il suo allenatore l'abbia presa per mano da poco più di un mese. Tutti i suoi interpreti giocano a memoria, animati da uno spirito di gruppo e da un'organizzazione che ha già dato un dispiacere a Mourinho e alla sua Inter e che potrebbe far togliere tante soddisfazioni ai tifosi biancocelesti.

Ad accendere questo motore all'apparenza perfetto ci pensa poi Zarate, che sarà anche un driblomane ma capace di seminare il panico nelle difese altrui (vedi il terzo gol). Ci sono poi i rivitalizzati Cribari, Baronio e Mauri che forse più dei fuoriclasse Zarate e Matuzalem costituiscono l'anima di questa nuova Lazio.

GOL E AZIONI IMPORTANTI
14' palo dell'Elfsborg – Avdic, solo davanti a Muslera che nulla avrebbe potuto, manda la palla sul palo

23' gol della Lazio - Kolarov vola sulla fascia sinistra. Da posizione decentrata lascia partire un potente diagonale che sorprende il portiere svedese.

31' gol annullato alla Lazio – Cruz imbeccato da Brocchi mette alle spalle del portiere svedese. Evidente però il suo fuorigioco

36' gol della Lazio – Travolgente Zarate. Slalom che mette a tappetto un paio di avversari e tiro incrociato sul secondo palo imprendibile per il portiere Covic.

69' gol della Lazio – Zarate, scatenato in mezzo ad un nugolo di avversari, si inventa un pallonetto che imbecca Mauri dentro l'area di rigore. Stop di petto del centrocampista e tiro al volo di sinistro da pochi passi che si insacca in rete.

TOP
Zarate 7,5. Un solo aggettivo: travolgente. I difensori dell'Elfsborg stanotte non avranno dormito. Ogni palla toccata è una giocata. Trascina il pubblico e i compagni che ormai l'hanno eletto a leader. Funziona l'intesa con Cruz

Muslera 7. Due gli interventi spettacolari, ma in altri tempi sarebbero stati altrettanti gol. Non oggi che è diventato un signor portiere, tanto da dare l'impressione di invulnerabilità. Se continua così potrà insidiare il podio dei primi tre numeri uno di serie A

FLOP
Lichsteiner 5,5. E' forse il meno in forma o forse sono ancora negli occhi le prime prestazioni della passata stagione. Fatto sta che non sembra ancora quella macchina da guerra capace di mandare altrove De Silvestri

Cruz 5,5. Ancora un po' imballato, fa da spalla a Zarate. Anche lui però fatica a stargli dietro, come corsa e come idee. Risultato: un gigante ancora lento e assai impacciato


TABELLINO
LAZIO (4-3-1-2): Muslera, Lichsteiner, Siviglia, Cribari, Kolarov, Brocchi, Baronio, Mauri (86'st Diakité), Matuzalem (59' Dabo), Cruz, Zarate (75' Eliseu). A dosp. Bizzarri, Radu, Rocchi, Foggia. All.: Ballardini.

ELFSBORG (4-2-3-1): Covic, Karlsson, Lucic, Andersson, Floren M., Danielsson, Svensson (74' Floren J.), Ishizaki, Mobaeck, Jawo (74' Johansson), Avdic. A disp. Wulff, Wikstrom, Bajrami, Hult, Mohammed Briar. All: Haglund.
Arbitro: Mcdonald (Sco)
Reti: 23' Kolarov, 36' Zarate. 69' Mauri.

Ammoniti: Siviglia al 63' per gioco falloso.
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