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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Lazio, da Parma spunta il baby Keita. Hernanes è un caso

Buona prestazione della Lazio al Tardini: i biancocelesti hanno dominato per lunghi tratti del match andando in vantaggio con Keita (primo gol in A), ancora una volta però la mancanza di concentrazione ha compromesso il risultato

La Lazio torna a Roma con un solo punto dalla trasferta del Tardini. Questa volta però, nonostante il rammarico per essere andati in vantaggio dominando e aver subito il pareggio in una delle rare occasioni da gol del Parma, si può tranquillamente parlare di un buon punto, guadagnato su un campo ostico dove tutte le grandi hanno faticato. Un punto da cui ripartire e sul quale costruire le certezze che servono alla squadra per affrontare il resto della stagione. Con un'arma in più: Keita Balde, l'autore del vantaggio biancoceleste alla prima marcatura in Serie A.

ARMA SEGRETA - Starà esultando ancora chi ad inizio stagione diceva "Voglio Keita titolare". Keita Balde Diao, classe '95, senegalese di passaporto spagnolo con un pedigree niente male visto che è stato 'svezzato' calcisticamente nella cantera del Barcellona. Il ragazzo che in due stagioni con la Primavera di Bollini ha conquistato uno storico scudetto a suon di assist e gol, ieri è diventato grande. Questa stagione ha iniziato il ritiro con la prima squadra e ci è rimasto in pianta stabile (pur non disdegnando qualche apparizione con i 'vecchi' compagni'). Ha approfittato di ogni occasione concessagli da Petkovic per mettersi in mostra e quasi sempre le sue prestazioni sono state positive. Dopo la buona prova contro l'Apollon Limassol in cui ha fornito due assist e creato scompiglio tra i ciprioti per tutta la partita, al tecnico bosniaco non è rimasto altro che lanciarlo titolare anche in campionato. Una mossa azzeccata, visto che il ragazzino è stato uno dei migliori in campo, e che ha ripagato il tecnico quando 5 minuti dopo l'inizio della ripresa Keita si è fiondato su un pallone vagante in area e ha dribblato Mirante trovando la prima gioia nella massima serie. 

MANCA ANCORA 'QUEL 10%'... - Petkovic non può ritenersi soddisfatto a pieno titolo dall'1-1 finale, perchè i 3 punti sarebbero serviti più di ogni altra cosa, ma nonostante ciò la partita disputata ieri dalla Lazio non è assolutamente da buttar via. La squadra ha avuto il controllo del match per larghi tratti dell'incontro, creando innumerevoli occasioni da gol e ha difeso bene in molte circostanze. Per arrivare alla vittoria finale però, è mancato a detta dello stesso Petkovic e anche di Onazi "quel 10% in più": ancora troppe le palle gol non concretizzate e ancora una volta una disattenzione che compromette il risultato. 

HERNANES DOVE SEI? - C'è poi un equivoco tattico che va risolto e chiarito prima che sia troppo tardi: la posizione in campo di Hernanes. Il Profeta qualche giorno fa in una lunga intervista ha detto che sta bene fisicamente, che è felice a Roma e non vuole andar via e che per quanto riguarda la poszione, lui gioca nel suo ruolo preferito. Evidentemente ancora non ha la percezione della flessione che ha avuto il suo rendimento rispetto alle prime stagioni biancocelesti. O fa lo gnorri. In entrambi i casi, Hernanes, gioca incontrovertibilmente troppo lontano dalla porta, motivo per cui non riesce mai ad arrivare al tiro. Proprio il tiro, che di destro e di sinistro è stata la sua arma in più dall'inizio della sua esperienza con la maglia della Lazio. Qualcuno intervenga per salvare il Profeta da sé stesso!

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