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Lazio, caso Diakitè: inibito Tare e multato il club

L'ex difensore della Lazio, in fase di mercato non aveva rinnovato con la Lazio. Lotito: "Gli siamo corsi dietro un anno"

Il caso Modibo Diakitè fa ancora parlare il mondo Lazio. Oggi la Giustizia Sportiva si è espressa sull'argomento. Un mese di inibizione al ds della Lazio, Igli Tare, e 10 mila euro di ammenda alla società biancoceleste. Prosciolti da ogni addebito, invece, il calciatore Modibo Diakitè; i dirigenti Pasquale Sensibile, Luca Leone, Claude Alain Di Menno Di Bucchianico, Alessandro Zarbano; le società Sampdoria, Virtus Lanciano e Genoa: questa la decisione della Disciplinare, sui deferimenti per la violazione del regolamento agenti e del Codice di giustizia sportiva. 

Nel 2012, Claudio Lotito, all'epoca della trattativa di rinnovo tra il calciatore e Lazio era stato chiaro: "Gli siamo corsi dietro per il rinnovo da un anno e mezzo, rifiuta un contratto triplo rispetto a quello che percepisce: forse avrà fatto altre valutazioni. Mi auguro che abbia fatto tutto nel rispetto delle regole, perché altrimenti agiremo di conseguenza". La Figc, lo scorso febbraio, aveva deferito Ulisse Savini "per aver prestato, nel luglio/agosto 2012, la propria opera di agente nelle trattative aventi ad oggetto le prestazioni sportive di alcuni giocatori tra cui Mobido Diakite, nonostante fosse inibito".

Lo stesso calciatore è stato deferito “per essersi avvalso di un soggetto non autorizzato (poiché sospeso) nelle trattative aventi ad oggetto il proprio contratto di prestazione sportiva per la stagione 2012/2013 e, comunque, per aver omesso di effettuare i necessari controlli volti ad accertare che l’agente Savini fosse fornito di regolare licenza“.

Nello stesso ambito deferito il ds della Lazio Igli Tare “per avere, nella trattativa avente ad oggetto prima il rinnovo del contratto e, di seguito, il trasferimento ad altra società del calciatore Mobido Diakite, trattato con l’agente Ulisse Savini nel mese di agosto dell’anno 2012, nonostante la licenza di costui fosse sospesa” e, infine, la società biancoceleste ”per responsabilità oggettiva per le violazioni ascritte al proprio dirigente Igli Tare”.

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