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Juve - Roma, il solito Zeman e i tifosi che riscoprono vecchie abitudini

Roma si risveglia con un 4 a 1 ancora tutto da digerire. Tutti contro il boemo e le "solite abitudini". Di zemaniano però finora questa squadra ha poco o nulla

Tutti contro Zeman. Il 4 a 1 dello Juventus stadium ha ricordato ai tifosi della Roma cosa vuol dire avere il boemo come allenatore. Tre gol in meno di 20 minuti ed un match chiuso ancor prima di iniziare. Già a metà gara gli strali dei tifosi giallorossi erano tutti per lui e per la sua difesa inesistente. I commenti ve li lasciamo immaginare: probabilmente sono gli stessi pronunciati da chi ci legge.

IERI - E' però importante provare a fare un'analisi a mente fredda della situazione. Si dice e si critica dicendo: "E' il solito Zeman", "E' la classica squadra di Zeman". In realtà, e chi scrive non è romanista, di Zeman e soprattutto di squadra la Roma vista ieri aveva poco o nulla. Singoli reparti sfilacciati tra loro; difesa, centrocampo e attacco disarticolati nei movimenti; difesa distratta e mal guidata dal suo rappresentate più esperto; centrocampo retto dalla sola corsa di Florenzi che a fatica è riuscito a coprire l'evidente incompatibilità tra Tachtsidis e De Rossi; in attacco Lamela-Osvaldo-Totti hanno dimostrato di non poter comporre insieme il tridente zemaniano. Pochi movimenti, poco attacco della profondità, molta ricerca del pallone con movimenti ora orizzontali, ora verso il centrocampo. E' bastato l'ingresso di Destro per far intravedere cosa può essere il tridente zemaniano.

DOMANI - Proprio partendo dal tridente per le prossime partite ci sembra davvero difficile poter rivedere da subito Lamela. L'argentino non è calciatore per gli schemi di Zeman. Il suo modo di giocare non si sposa con i movimenti continui richiesti dal boemo. Ecco perché Mattia Destro ha il posto assicurato. Con lui sicuramente Osvaldo e probabilmente Totti. Il Capitano merita un capitolo a parte. Lasciare fuori la sua classe è impossibile ovunque. Farlo a Roma diventa poi una bestemmia. Le sue prime partite sono state da incorniciare, con corsa e colpi di classe che l'hanno fatto sembrare un ventenne. Ieri però di corsa se n'è vista poca, di movimenti zemaniani neanche a parlarne. Ovvio quindi che un'analisi oggettiva deve portare a dire che Totti in questo 4-3-3 zemaniano è quantomeno da rivedere. Le alternative? Non scopriamo noi che Zeman straveda per Nicolas Lopez, il ragazzino uruguaiano che poteva andar via ma che il boemo ha voluto fortemente con sè. Il tridente ideale per il tecnico di zemanlandia ad oggi ci sembra Destro-Osvaldo-Lopez. Viene da chiedersi però se un tecnico così indebolito dai risultati abbia la forza per permettersi anche di tenere fuori Totti.

Dall'attacco passiamo al centrocampo, dove la certezza appare l'impossibile coesistenza tra il greco e Capitan futuro. Florenzi è un gran corridore e sicuramente nella testa di Zeman potrà giocare e tanto. Non si può però ignorare che il centrocampo che il boemo ha in mente è composto da Bradley - De Rossi - Pjanic, ovvero la corsa e i muscoli, l'intelligenza tattica e le geometrie, gli inserimenti e i piedi buoni. Ieri due di questi erano assenti e si è visto.

Le foto di Juventus-Roma | by Infophoto


In difesa la piazza, e forse anche Zeman, hanno già fatto fuori Piris. Ieri però l'intera linea sarebbe stata da sostituire. Burdisso non comanda, non guida un reparto giovane che avrebbe bisogno come il pane della sua esperienza. Castan e Marquinos sono due talenti mostruosi che se coltivati sapranno rinverdire i fasti di Aldair. Balzaretti risente ancora dell'infortunio e del recupero affrettato. Taddei può essere un tappabuchi, ma non la soluzione per la fascia destra. In attesa del mercato si dovrà quindi tirare a campare sull'out destro, sperando che le prestazioni di Burdisso e Balzaretti salgano di spessore.

Abbiamo totalmente ignorato il portiere. Non abbiamo paura ad azzardare che dal prossimo match Stekelenburg non sarà più il titolare. L'olandese non è mai stato nelle grazie di Sdengo che voleva cederlo con il rischio di affidarsi addirittura a Lobont. Dopo le ultime prove e conoscendo Zeman, è facile dire che proverà l'azzardo Goicochea.

L'impressione è, insomma, che Zeman abbia capito che il periodo del "datecezeman" e la luna di miele con i tifosi giallorossi sono finiti. E' arrivato il momento di vedere davvero "il solito zeman", quello vero. E se c'è da fallire, meglio fallire con le proprie idee, senza compromessi. In pieno stile zemaniano.

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