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Il frascatano Claudio Dottorini settimo al traguardo nonostante l'infortunio in qualifica

Report della gara valida per il Trofeo Italia 2014 svoltasi dal 10 al 12 ottobre sul tracciato romano di Vallelunga

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

10-11-12 ottobre 2014 - Campagnano di Roma, Autodromo di Vallelunga

E' stato un weekend difficile per il pilota frascatano Claudio Dottorini.

Dopo quasi un anno di assenza dalle gare era iniziato in maniera splendida il venerdì di prove libere. Dottorini , iscritto da wild card in sella alla sua Yamaha R6 stock al Trofeo Italia 2014 , ha girato costantemente su un ottimo passo gara arrivando a soltanto un decimo dal suo record personale sul tracciato di Vallelunga.

Ciò faceva presagire la possibilità di partire nelle prime due file dello schieramento (40 i piloti iscritti alla gara suddivisi nelle categorie stock e open) ma purtroppo al secondo giro del primo turno di qualifiche il pilota frascatano centrava in pieno un pilota più lento che lo precedeva nel tentativo di sorpassarlo per avere da subito pista libera per tirare. Lo scontro è avvenuto al "tornantino" e la caduta è stata secca e forte. Dottorini ha raggiunto il centro medico sulle sue gambe ma subito dopo l'impatto ha iniziato ad avvertire un dolore alla spalla sempre crescente, inoltre nella caduta ha anche sbattuto la testa e il collo iniziava a indolenzirsi. Dopo poco era chiaro che vi era stata una lesione alla spalla sinistra con probabile diastasi dell'acromion claviale. D'accordo col medico dell'autodromo si decide di tentare di risalire in moto nel secondo turno di qualifiche del pomeriggio con l'ausilio di un'infiltrazione per poi in serata eseguire una radiografia per scongiurare possibili fratture.

Nel frattempo il papà Franco e lo zio Massimo, che da sempre lo accompagnano alle corse, lavoravano incessantemente sulla moto per consentire a Claudio di scendere in pista poche ore più tardi.

Nonostante lo scetticismo generale sulle sue condizioni fisiche Dottorini è riuscito a scendere in pista e ha strappato il 12esimo tempo in griglia, 6° delle "Stock", stringendo i denti e provando a guidare sopra il dolore. Naturalmente le premesse non erano quelle di partire così indietro ma visto l'incidente era già un gran risultato quello di essere riscesi in pista poche ore dopo.

Fortunatamente le radiografie eseguite in serata escludevano fratture ma confermavano il distaccamento dell'acromion claveare .

Il giorno seguente è il giorno della gara… e si decide di eseguire una nuova infiltrazione per attutire il dolore e provare a correre.

Dopo una buona partenza e il primo giro col gruppo di testa Dottorini ha iniziato a perdere posizioni a causa del crescente dolore ma stringendo i denti ha chiuso la gara in dodicesima piazza assoluta classificandosi settimo delle stock.

Queste le parole di Claudio:

"Era iniziato nel migliore dei modi il weekend ma purtroppo sabato ho commesso un errore stupido coinvolgendo anche un altro pilota che fortunatamente ne è uscito assolutamente illeso. La botta è stata forte e ho temuto di essermi fratturato la clavicola ma in realtà avevo lacerato una specie di legamento che tiene unite scapola e clavicola.

Il dolore era forte sul serio ma le infiltrazioni mi hanno aiutato a stringere i denti e a provarci. Per nulla al mondo volevo rinunciare a questa corsa dopo che a Luglio mi ero dovuto ritirare già in prova per problemi tecnici. Certo mi ero presentato in circuito con la voglia e la consapevolezza di poter lottare per le posizioni che contano e l'infortunio ha precluso questa possibilità ma il fatto di aver gareggiato e terminato la corsa in queste condizioni rappresenta già una vittoria.

Rimane l'amaro in bocca perché visti i tempi dei primi si poteva davvero ambire ad un risultato importante ma comunque torno a casa ferito ma consapevole di poter dire la mia in questo trofeo.

Ora la stagione è praticamente terminata, spero di riuscire a trovare sponsor che mi permettano di gareggiare nel 2015 con costanza e di iscrivermi ad un campionato intero.

Ho voglia di correre e anche questa domenica l'ho dimostrato. Posso, e devo, crescere ancora e partecipare ad un campionato per intero sarebbe fondamentale ma aimè questo è uno sport costoso e senza aiuti è impensabile farlo.

Voglio ringraziare di cuore mio padre e mio zio Massimo che mi seguono da sempre alle gare, mio zio Stefano che mi ha aiutato a montare le strutture il giovedì , la mia ragazza Valentina che ha passato il sabato notte con me al pronto soccorso per eseguire le radiografie, il mio amico Roberto che ci ha aiutati domenica, l'Altida Technology per avermi preparato una moto davvero veloce e tutti coloro che hanno espresso stima nei miei confronti e mi hanno dedicato belle parole.

Ora sistemiamo la spalla e torniamo più forti di prima."

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