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Tredici anni fa l’omicidio di Gabriele Sandri, il padre: “Se potessi riabbracciarti un’ultima volta”

L'11 novembre del 2007 l'uccisione di Gabbo, dj e tifoso della Lazio. Striscioni e affissioni: così Roma ricorda uno dei suoi "figli"

“Non esiste un inizio, non esiste una fine. Gabriele Vive”. E’ questo uno degli striscioni che i tifosi della Lazio hanno dedicato a Gabriele Sandri, il ragazzo di Balduina, noto dj della Capitale e tifoso biancoceleste, ucciso tredici anni fa da un colpo di pistola sparato dall'agente Luigi Spaccarotella nei pressi dell’area di servizio di Badia al Pino, sulla A1, dove Gabbo era di passaggio mentre andava in trasferta a San Siro per la gara della Lazio contro l’Inter.

Tredici anni fa moriva Gabriele Sandri

Un accenno di rissa con alcuni tifosi juventini, l’intervento della Polizia Stradale e quello sparo da grande distanza, dalla parte opposta della carreggiata, che uccide Sandri: raggiunto al collo da un proiettile mentre era seduto in macchina. Muore a 26 anni
 
Una domenica tragica, di lutto e di rabbia. Nel 2012 la Cassazione conferma per l’agente Spaccatorella la condanna a 9 anni e 4 mesi per “omicidio volontario”. Roma non dimentica uno dei suoi “figli”. 

Nel 2017, sotto la Curva Nord dello Stadio Olimpico, in oltre 500 hanno partecipato alla manifestazione di commemorazione per Gabriele Sandri a dieci anni dalla sua morte: la famiglia; gli amici; i tifosi della Lazio e alcuni esponenti della polisportiva; c’era anche Gabriele Paparelli, figlio di Vincenzo ucciso da un razzo sparato dalla curva sud il 28 ottobre del 1979 nel derby più tragico nella storia della Capitale; gli ultras d’Italia “amici” e anche quelli più avversi. Tutti uniti nel nome di Gabbo.

Gabriele Sandri, stiscioni e affissioni per ricordare il dj e tifoso della Lazio

Anche oggi è così con le commemorazioni iniziate nel cuore della notte: manifesti affissi da Roma nord a Roma sud, lo striscione “Non esiste un inizio, non esiste una fine. Gabriele Vive” - esposto sotto al Museo della Civiltà Romana; “Supereremo le nuvole per tifare di nuovo insieme” - si legge invece sul ponte di Corso Francia. Le restrizioni per il Covid-19 non permetteranno grandi raduni: ma gli amici più stretti si ritroveranno come sempre vicini alla famiglia Sandri, nel ricordo di Gabriele. 

striscione Sandri 2-2

Il padre di Gabriele Sandri: "Mia vita rabbuiata per sempre"

Toccante il ricordo pubblico che papà Giorgio affida ai social: “Sono passati 13 anni e il mio pensiero è sempre: se potessi tornare indietro nel tempo e riabbracciarti un'ultima volta! L'essere felice mi è stato strappato quel giorno, quando un destino crudele ha deciso di rabbuiare per sempre la mia vita. mi manchi tanto amore mio”. 

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