Roma, Baldini sbatte i pugni: "Quanto detto in questi giorni è falso"
Il direttore generale, in conferenza stampa, sottolinea la propria volontà di non abbandonare la barca, restando dunque a Roma, rifiutando le proposte inglesi tra cui quella del Tottenham
Franco Baldini sbatte i pugni e mette i puntini. Nell'attesa conferenza stampa di Trigoria, il direttore generale della Roma, è chiaro: "Sono stato scelto dalla proprietà americana per fare un lavoro, per rendere questa squadra stabilmente nel tempo basandosi sui principi di lealtà e trasparenza. Un investimento importante per avere, nel tempo, risultati importanti. Questo, a volte, viene messo in dubbio con voci assurde. Questo è un po' umiliante per me, mortificante. Nessuno mi ha mai detto che non ero gradito, sono stato sempre più confermato dalla proprietà anzi il mio allontanamento è lontano dall'accadere. La società non rinuncerà a nessuno degli obiettivi".
CONFERMATI TUTTI - Insomma non va via nessuno, la Roma resta così. "E' mortificante - continua Baldini - dover ripetere anche di non aver alcun dissapore con i miei collaboratori. Anzi, nel tempo, si è anche consolidata un'amicizia oltre alla stima professionale. Forse un'amicizia anche esagerata. Né Fenucci, né Sabatini, né Baldissoni ha alcun problema l'un l'altro, ad eccezione del confronto quotidiano in ambito lavorativo.
ATTACCO AI MEDIA - Baldini lancia anche una frecciata alla stampa locale e nazionale: "Una persona ha la propria faccia e la propria parola. Ci siamo abituati alla quotidiana diffamazione delle radio. Ci saremmo aspettati che testate serie verificassero con più attenzioni le proprie notizie. Che vi piaccia e, soprattutto, che non vi piaccia, resterò qui a difendere questa società".
SENSO DI APPARTENENZA - Il dg chiede uniformità di giudizio: "A San Siro eravamo fortissimi, ora si dice tutto il contrario. Abbiamo responsabilità e cerchiamo di fronteggiare questi atteggiamenti. Ieri c'è stata una riunione e quello che è stato detto è completamente falsa rispetto a quello che si è detto. Ci siamo detti di cercare di lavorare tutti in maniera seria, i giocatori devono percepire che qui c'è serietà. Non è stata una caccia alla talpa. Ognuno deve fare il proprio lavoro in maniera seria e rigorosa perché questo si possa trasmettere ai giocatori, non siamo in un circolo ricreativo. Se riusciamo a trasmettere questo messaggio, questo sì che sarà positivo anche per i giocatori. Questa è stata la riunione di ieri con il personale e con i ragazzi".