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Nuovo Stadio della Roma, Legambiente: "Il progetto va pubblicato online"

Legambiente chiede che il progetto sia inserito online per poter dare la possibilità di fare osservazioni entro i termini stabiliti

Il progetto per il nuovo stadio della Roma è stato presentato in Campidoglio e ora il comune ha disposizione 90 giorni per valutare il pubblico interesse della proposta e avviare le successive fasi di autorizzazione. Legambiente allora chiede che il progetto sia pubblicato al più presto sul sito del comune per dare la possibilità di fare osservazioni entro i termini stabiliti. 

Quello che viene richiesto è che i cittadini siano inclusi e partecipativi nelle decisioni: "In presenza di un progetto di tali dimensioni è di certo fondamentale dare ai cittadini la possibilità di conoscere e fare osservazioni. Il comune pubblichi sul sito il progetto e - dichiara Edoardo Zanchini, Vicepresidente di Legambiente - apra la procedura per la partecipazione. Anche se a fronte dell'applicazione di una legge speciale come in questo caso, il piano regolatore generale prevede un apposito regolamento sulla partecipazione, indispensabile da tener presente ed attuare in questo caso".

Visto il posizionamento del nuovo stazio, in zona Tor di Quinto, il rischio idrogeologico è molto alto e i cittadini dovrebbero essere interpellati: "La partecipazione e il coinvolgimento della cittadinanza va fatta a monte e non a valle con decisioni ormai prese, anche se stiamo parlando di Tor di Valle e anche se stiamo parlando di uno stadio di calcio. Sullo stadio vanno prese tutte le precauzioni del caso - specifica Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio - visto il posizionamento in un'area ad alto rischio idrogeologico a pochi metri dal Tevere, siano poi impedite nuove colate di cemento di cui Roma non ha di certo alcun bisogno capendo le funzionalità previste; la legge è chiara rispetto all'impossibilità di realizzare cubature residenziali, nell'area o altrove a copertura dei fabbisogni economico finanziari"

E' necessario, secondo l'associazione ambientalista, prolungare la linea metro B per poter raggiungere la nuova struttura: "Occorre poi garantire – continua Zanchini - in particolare l'accessibilità su ferro dell'area attraverso il prolungamento della Linea B, condizione preventiva e indispensabile per valutare un progetto che ha un impatto di enorme rilevanza in termini di mobilità".

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