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La rieducazione biancoceleste: il decalogo degli Irriducibili per il perfetto laziale

Il vademecum in un volantino fuori dallo stadio

I laziali. Gli altri. Due tifosi a confronto, due stili uno di fronte all'altro. Gli Irriducibili, storico gruppo organizzato biancoceleste, ricorre ai disegnini per spiegare ai tifosi della Curva nord cosa vuol dire essere laziali. Un decalogo vero e proprio che investe le norme d'abbigliamento e che parte da un assunto: noi siamo diversi dagli altri. 

Si legge sul volantino distribuito fuori dalla Nord domenica scorsa e che impazza su social e cellulari: "I laziali si sono sempre contraddistinti per la mentalità e anche per il proprio stile: diversi dai capelloni di Bergamo e Brescia, dagli zingari di Pescara, dalla colorita decadenza dei nostri cugini, dal jeans altezza caviglia di altri stadi. Per una vita abbiamo preso in giro tutto questo.  Noi intanto insegnavamo norme di comportamento e di stile. E siamo stati copiati nel modo di tifare, di agire e anche di vestire". 

La premessa è importante per evidenziare il problema: "Oggi anche nella nostra curva cominciano ad affacciarsi personaggi figli dei tempi in cui viviamo e di un declino sempre più visibile nella nostra città. Pochi elementi, certo, ma che anni fa non avrebbero potuto mettere piede nemmeno in sessantesima fila. Per questo motivo torniamo a ricordare chi siamo e che lo stile esteriore è stato sempre specchio di ciò che rappresentiamo. Torniamo a ricordare la storia pesante che portiamo sulle spalle e l'eredità che ciè stata data in dote"

Quindi le regole pratiche: "La sciarpa legata la braccio non la portano i laziali. I laziali hanno le sciapre ufficiali del gruppo o della lazio o bande bianche e celesti o stile popular. Le tute e il borsello in curva non le indossano i laziali". Occhiali da sole? Solo Ray-Ban o Persol. Giubotti? Come bomber, militari, oppure di marche specifiche. Scarpe? New Balance, Clarks o massimo le Adidas. Pantaloni? Tutto ciò che ha un taglio classico.

Per gli Irriducibili non si tratta di una novità. Tra la fine degli anni 80 e i primissimi anni 90 girava in curva girava un volantino che dettava esattamente queste precise regole, ovvero quello dell'adesione allo stile casual tipico del tifo inglese. Nei primi anni 2000 alle regole sul look si aggiunsero dettami come niente striscioni scritti con la bomboletta spray, niente sciarpe in vita e nessun furto ai bibitari.

Oggi, per evitare personaggi figli dei tempi, è necessaria la rieducazione biancoceleste.  


 

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