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Caso tamponi Lazio, ecco la sentenza: sette mesi di stop a Lotito

Il Torino è stato dichiarato "inammissibile" dal Tribunale federale della Figc, a seguito della richiesta del club granata di costituirsi come parte civile nel processo alla Lazio e a Lotito per violazione dei protocolli Covid

Sette mesi di inibizione a Claudio Lotito, 12 ai medici sociali Rodia e Pulcini, e 150 mila euro di multa alla Lazio. E' arrivata nel pomeriggio del 26 marzo la sentenza del Tribunale Federale nazionale sulla violazione dei protocolli Covid della Lazio.

Nessuna penalizzazione, invece, per la Lazio. La richiesta della Procura Federale era di suecentomila euro di multa alla Lazio, oltre a 13 mesi e 10 giorni di inibizione al presidente biancoceleste Claudio Lotito, e 16 mesi ai medici sociali Rodia e Pulcini.  

Il club, il suo presidente Claudio Lotito e i medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia erano stati deferiti dalla procura federale per violazione del protocollo della Figc, mancate o tardive comunicazioni alla Asl dei casi di positività delle gare con Bruges, Zenit e Torino.

La Lazio aveva reso noto la sua posizione attraverso il portavoce del presidente, Roberto Rao, precisa che "si tratta di una questione relativa all'interpretazione delle norme che riguardano la disciplina che governa la materia del COVID-19, sia sotto il profilo dell’onere di comunicazione all'autorità sanitaria sia sotto il profilo dell’interpretazione applicativa di alcuni parametri dei protocolli sanitari".

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