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Caso tamponi, la Lazio rischia una penalizzazione: venerdì l'udienza

La Lazio sarà in Tribunale per difendersi dalle accuse sul caso tamponi che ha coinvolto il club biancoceleste

La Lazio è in ansia per la questione relativa al caso tamponi. Venerdì prossimo la società di Claudio Lotito si troverà in Tribunale, per difendersi dalle accuse del pm Giuseppe Chinè che, già lo scorso febbraio, sono costate il deferimento del direttore sanitario Pulcini e del medico sociale Rodia.

La procura della Figc, oltre ai due mediti, ha rinviato a giudizio anche il presidente Lotito e con il club a rischio sotto forma di responsabilità della società in base all'articolo 6 (commi 1 e 2) del codice di giustizia sportiva. Ed è proprio Lotito, l'uomo che rischierebbe di più, fino ad una sua possibile inibizione e alla decadenza da ogni carica federale.

Non solo. Per la Lazio, c'è l'ipotesi concreta di pagare in punti le violazioni procedurali contestate dalla Procura. Chiné potrebbe chiedere le sconfitte per 3-0 a tavolino contro Juve e Torino (ipotesi difficile da percorrere) e una più concreta penalizzazione (da quantificare) in classifica, fino a sei punti in classifica. 

La Lazio, a febbraio, aveva reso noto la sua posizione: "Si tratta di una questione relativa all'interpretazione delle norme che riguardano la disciplina che governa la materia del COVID-19, sia sotto il profilo dell’onere di comunicazione all'autorità sanitaria sia sotto il profilo dell’interpretazione applicativa di alcuni parametri dei protocolli sanitari".

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