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Calcioscommesse Lazio, Mauri e Brocchi dopo Pasqua ascoltati dalla Procura

La lunga ombra del calcio scommesse si allarga. Il prossimo 13 aprile saranno ascoltati Stefano Mauri e Cristian Brocchi. Ombre anche su Lazio-Genoa

Il prossimo 13 aprile la Procura Federale sentirà Cristian Brocchi e Stefano Mauri in merito la vicenda dello scandalo relativo al Calcioscommesse. Il Procuratore Federale, Stefano Palazzi venerdì sentirà così le verità dei due giocatori della Lazio che aveva già comunicato in passato "di essere totalmente estranea a qualunque indagine, così come i suoi dirigenti e calciatori". A ribadire la posizione della società biancoceleste ci ha pensato il legale del club Gian Michele Gentile: "Nessun procedimento penale e sportivo nei confronti della Lazio. Le convocazioni di Mauri e Brocchi rientrano nell’ambito dell’accertamento delle responsabilità altrui". Va però ricordato che in caso di illecito sportivo la sanzione minima prevista dal Codice di Giustizia Sportiva è la penalizzazione di punti in classifica, ma gli organi disciplinari possono infliggere punizioni anche più pesanti. Nella peggiore delle ipotesi la Lazio rischierebbe dai 3 ai 6 punti di penalizzazione in classifica.

"Il principio è quello dell'immediatezza e della tempestività della sanzione - spiega l'avvocato Mattia Grassani, tra i massimi esperti di diritto sportivo -, per cui laddove le sanzioni della giustizia sportiva dovesse essere afflittiva sarebbero applicate anche al campionato appena concluso e possono essere anche retroattive. La violazione, una volta accertata, va espiata nello stesso campionato. Se invece i punti di penalizzazione non dovessero incidere perchè ad esempio le società colpevoli fossero già retrocesse, allora la penalizzazione scatterebbe dal prossimo campionato. La vicenda di Calciopoli 2006 insegna". Niente 'colpi di spugna', dunque. "Ci saranno interventi drastici. Non credo possa esserci perdono per chi violi la lealtà sportiva. L'autogol di Masiello e la sua confessione dovranno essere lo spot dei prossimi dieci anni. Sarà un monito per un mondo del calcio che va decontaminato", continua Grassani all'Ansa. Il presidente della Lazio Claudio Lotito chiede la modifica della norme sulla responsabilità oggettiva che penalizza i club. "Abolire la norma sarebbe un grave errore. Senza la responsabilità oggettiva si andrebbe incontro alla deregulation e al caos: però la norma andrebbe riformata laddove i club sono all'oscuro oltre ogni ragionevole dubbio". Conclude Grassani.

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