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Filippo Giannitrapani

Collaboratore Sport

SS Lazio: Milinkovic e Luis Alberto vittime del Sarrismo

Fra i giocatori che nei prossimi mesi saluteranno la Lazio ci sono anche big come Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Gioielli nell'era Inzaghi, problemi nell'epoca del Sarrismo

Si respira aria di rivoluzione a Formello. Claudio Lotito nonostante la prima metà di stagione, al di sotto delle aspettative della sua Lazio, è stregato da Maurizio Sarri. Per questa ragione il numero uno biancoceleste dopo aver annunciato il prolungamento di contratto del tecnico (non ha ancora firmato, ndr) è pronto a mettere sul mercato tanti big che non rendono nel gioco di Sarri. Una vera a propria rivoluzione.

Il primo obiettivo, e condivisibile, è quello di abbassare l'eta media della Lazio che è quella più alta in Serie A. Dunque Lucas Leiva (34 anni), Reina (39), Radu (35) col contratto in scadenza a giugno 2022 non rinnoveranno con la Lazio. Sempre per quanto riguarda i rinnovi, sono in bilico quelli di Strakosha e Luiz Felipe, titolari ma non convinti appieno del progetto di Sarri. 

Ma la rivoluzione sarriana non esclude nessuno e coinvolge anche big, da Acerbi a Lazzari ma soprattutto da Milinkovic.Savic a Luis Alberto. Quattro cardini della Lazio di Inzaghi pronti a dire addio alla Capitale fra la sessione invernale a quella estiva. Una mossa azzardata dei vertici laziali. Se le cessioni di Lazzari che nel 4-3-3 non ha possibilità di esprimersi, e di Acerbi (per lui si parla di uno scambio con Romagnoli) possono essere delle azioni ragionate, quelle riguardanti i due centrocampisti devono far riflettere.

Milinkovic e Luis Alberto sono due top in mezzo al campo. Alla Lazio si sono affermati come giocatori totali, portando in molti a considerare, con cognizione di causa, il centrocampo laziale come il migliore d'Italia. Fra questi non c'è Sarri che non ha trovato la giusta intesa calcistica ed extra-calcio con i due. Il serbo ha subito un'involuzione, gioca spalle alla porta ed è meno trascinatore. Milinkovic è un classe 1995, quindi ideale per aprire un nuovo ciclo ma il suo futuro sembra lontano da Roma. Il Sergente come i suoi compagni sta pagando a caro prezzo, l'avvento di Sarri. Così come lo spagnolo, in costante guerra col tecnico dal suo arrivo e le tante panchine ne sono una dimostrazione.

L'arrivo di Sarri ha portato via alla Lazio la fantasia, la creatività offensiva che prima era proprira della squadra di Inzaghi. Le belle giocate, l'estro dei vari Luis Alberto e Milinkovic vengono soppiantate dalla rigidità delle giocate programmate del tecnico, dai suoi schemi. E chi non segue questi binari finisce in panchina. Per i talenti, che con personalità cercano, provano, trovano la giocata alla Lazio non c'è spazio. I punti di forza della Lazio col nuovo tecnico sono diventati dei problemi, e la classifica rispecchia l'andamento tutt'altro che positivo della squadra. Pensare che Milinkovic e Luis Alberto siano dei problemi, è il problema. I giocatori forti devono giocare, sempre. Ma non per Sarri che preferisce dei calciatori "normali", con meno personalità pronti ad accantonare l'istinto, la giocata di talento per seguire le coordinate del proprio allenatore.

A questo punto Lotito dopo aver rifiutato per anni offerte per i suoi gioielli deve, ed è pronto ad accettare le cessioni. Visto che crede tanto nelle idee di Sarri, l'unica cosa che può fare il patron biancoceleste è quella di guadagnare almeno 100 milioni dalle cessioni di Milinkovic e Luis Alberto, e reinvestire in giocatori non da grandi nomi ma funzionali al gioco di Sarri, l'uomo solo al comando della Lazio. 

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