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Roma, Totti rischia il derby. Contratto De Rossi: accordo a metà

La squadra di Luis Enrique raccoglie i primi applausi ma potrebbe perdere il Capitano in vista del match contro la Lazio. Fenucci: "Con De Rossi manca l'accordo sulla parte fissa del contratto"

La Roma rinasce ma ha due nodi da sciogliere prima del derby contro la Lazio del 16 ottobre. L'eliminazione dall'Europa League, l'avvio col freno a mano tirato in campionato, il 'caso Totti', le critiche del tifo e lo scetticismo dell'ambiente. Era questo lo scenario giallorosso di un mese fa e da allora, sembra passata un'eternità. A mutare il clima attorno alla Roma di Luis Enrique sono state soprattutto le due vittorie consecutive arrivate a Parma e all'Olimpico con l'Atalanta mostrando sprazzi di quel gioco che l'ex Barcellona B sta cercando di inculcare nella testa e nei piedi di Totti e compagni.

IL CAPITANO - Proprio il numero 10 romanista, però, potrebbe saltare la stracittadina causa un dolore muscolare. Lesione muscolare alla coscia destra. Questo l'esito evidenziato dagli accertamenti clinici (ecografia e risonanza magnetica) a cui in mattinata si è sottoposto Francesco Totti. Già da domani, comunque, Totti inzierà il percorso riabilitativo per recuperare in tempo per il derby con la Lazio in programma dopo la sosta del campionato ma l'impresa è ardua. E pensare che, all'uscita dallo stadio, lo stesso Totti aveva rassicurato tutti spiegando di sentirsi bene. "o avvertito un fastidio all'altezza dell'anca e sono uscito dal campo per motivi precauzionali - le parole dell'attaccante -. Ma poco dopo il dolore è andato diminuendo e già negli spogliatoi mi sentivo molto meglio". Per riprendersi dal tipo di lesione riportata da Totti mediamente sono necessari dai 10 ai 15 giorni, gli stessi che separano la Roma dalla stracittadina con la Lazio. Insomma, se non ci fosse stato lo stop del campionato per gli impegni delle nazionali, le chance di vedere Totti in campo sarebbero state nulle.

Roma Atalanta 2 a 1 TMNEWS/Infophoto

CAPITAN FUTURO? - Se dovesse mancare Totti, la fascia andrebbe sul braccoi di Daniele De Rossi. "Siamo arrivati alla definizione della parte variabile, ma su quella fissa c'è ancora distanza, anche se c'è la volontà da entrambe le parti, di colmare questa differenza. C'è una richiesta degli agenti di De Rossi e c'è una nostra offerta, si possono limare o lavorare sulle differenze. La volontà è di chiudere l'accordo in un modo o nell'altro", ha dichiarato oggi l'amministratore delegato della Roma, Claudio Fenucci, ottimista sul rinnovo del contratto del centrocampista di Ostia. Un accordo importante per la società a livello economico e tecnico, sempre più vicino. Le due parti hanno trovato una soluzione per la parte variabile e stanno trattando ancora su quella fissa e chissà che la firma non arrivi proprio a ridosso del derby per un simbolico passaggio di testimone tra Totti e De Rossi.

LA SOCIETA' - Claudio Fenucci, a Radio Anch'io Sport, ha parlato anche di una aspetto importante della dirigenza romanista: "Franco Baldini aveva degli impegni con la nazionale inglese e voleva rispettarli, ma è sempre stato presente, in contatto costante con Sabatini e con me. Quanto fatto è stato deciso in maniera collegiale, come sempre deve essere in una società moderna in cui c'è lavoro di staff e che porta avanti un progetto indicato dagli azionisti, che riguarda sia aspetti tecnici che economici. Quando arriverà? Penso che dopo le qualificazioni comincerà a pensare ad uno spostamento restando in parte legato fino agli Europei alla federazione inglese". L'ad della Roma parla anche del capitano Francesco Totti: "Non credo ci siamo state grandi incomprensioni. È stata letta in maniere errata una dichiarazione di Baldini. Francesco è un giocatore importantissimo per la Roma, dal punto di vista tecnico e per la sua storia, come lo è Daniele De Rossi, che possono accompagnare la squadra grazie all'impegno e alla classe. Sono due saldi assi di questa idea di calcio di Luis Enrique".

LO STADIO - Alla base del nuovo progetto c'è anche la costruzione di uno stadio di proprietà anche se non è il solo. "E' un'idea centrale nel progetto economico ma ci vorrà del tempo, c'è una legge che dovrebbe essere al più presto licenziata alla Camera. Non credo che gli stadi possano essere da soli la soluzione per il calcio italiano, ma un'opportunità dal punto di vista economico e culturale. Ci vogliono progetti seri, ma è importante trovare la normativa per accelerare l'iter dei progetti. Ma noi stiamo avviando varie alternative per migliorare l'esperienza che i tifosi vivono allo stadio Olimpico", ha concluso Fenucci.

 

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