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Sabato, 20 Aprile 2024
Calcio

Mou, la Roma e il Portogallo: i dubbi dello Special One

Mourinho alla Roma non è più una sicurezza. Al tecnico è stata offerta la panchina della nazionale portoghese e lo Special One sta riflettendo concretamente sulla possibilità di rappresentare il suo paese

Il silenzio di Mourinho è assordante. Il tecnico portoghese si è chiuso nel ritiro invernale meditando sulla possibilità di allenare il Portogallo, la nazionale del suo paese. Un inserimento quello della Federazione lusitana che mina seriamente il continuo del rapporto del tecnico con la Roma.

Il Portogallo

Sabato 10 dicembre il Portogallo viene eliminato dal Marocco nei quarti di finale del Mondiale in Qatar. Lì termina l'era Fernando Santos col ct portoghese sollevato dall'incarico. La Federcalcio Portoghese non ha digerito la gestione del selezionatore durante il mondiale dal caso Ronaldo a Leao, e l'eliminazione brucia ancora. Fernando Gomes presidente della federazione vuole solo Mourinho. Lo Special One eroe in patria è l'uomo scelto dai portoghesi per essere rappresentati. Mou gradisce l'apprezzamento e ci pensa seriamente. Fra tecnico e federazione sono stati avviati già  i primi contatti. In Portogallo danno per certo un incontro il 26 dicembre fra l'allenatore e Gomes per discutere della proposta. 

Mourinho 

Mourinho è un tecnico ambizioso. Lo Special One è uno degli allenatore più vincenti della storia del calcio, sul terreno di gioco ha vinto tutto: scudetti, coppe nazionali e internazionali, è l'unico allenatore ad aver vinto Champions League, Europa League e Conference League. Mourinho è uno che quando chiede qualcosa la ottiene. Quando ha firmato con la Roma un anno e mezzo fa circa, aveva sposato in pieno il progetto ambizioso dei Friedkin che volevano riportare la Roma ai piani alti del calcio italiano. Un percorso di crescita che Mou ha deciso di seguire in prima persona. Il tecnico al suo primo anno è riuscito a vincere con la Roma portando a Trigoria il primo titolo Uefa della storia del club. All'alba del secondo anno ha chiesto un mercato importante e la dirigenza ha portato nella Capitale Dybala e Wijnaldum, pezzi da 90. Le alte aspettative però non sono state rispettate e la Roma naviga al settimo posto della classifica. Qualche schricchiolio c'è stato, fra tutte la gestione Karsdorp con Mou che lo ha messo praticamente fuori rosa e con il club che sta lavorando alla difficile cessione ma che allo stesso tempo spinge verso una tregua. La squadra non è migliorata ma si è involuta con un calcio sempre meno positivo e propositivo e con tanti giocatori in calo. Ha futuro questa Roma? Il tecnico vuole una squadra competitiva, vuole campioni per vincere. Questa Roma lo soddisfa? Il mercato è da top team? La Roma può vincere ed essere alla pari delle ambizioni dello Special One? Su questo sta riflettendo Mourinho e qui prosperano i dubbi del portoghese. 

La Roma

La Roma è pronta a farsi valere e a giocare le sue carte con la Federazione lusitana. I giallorossi hanno già detto no ad un possibile incarico doppio di Mou da allenatore giallorosso e ct portoghese. Proposta di difficile realizzazione visti gli impegni continuii della Roma nella seconda parte di stagione. E che Mou resti a Trigoria fino al termine della stagione dubbi non ce ne sono. A giugno però la situazione potrebbe cambiare. Mou ha un contratto con la Roma fino al 2024 e guadagna oltre 7 milioni di euro netti a stagione. Questi elementi bastano alla Roma ma possono i soldi fermare l'ambizione e la volontà di un allenatore come Mou? La Roma in caso di risoluzione anticipata del contratto chiederà a Mou un indenizzo. La Roma vorrebbe continuare con ila Mago di Setubal ma non ha ricevuto conferme (o smentite) da parte del tecnico. L'addio di Mou sarebbe la fine dell'ennesimo progetto della sponda giallorossa del Tevere e porterebbe ad una rivoluzione non di poco conto a Trigoria. 

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