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Giovedì, 25 Aprile 2024

Filippo Giannitrapani

Collaboratore Sport

Mourinho non guarisce "il mal di big" della Roma

Da Fonseca allo Special One la musica in casa Roma non cambia. I giallorossi sono grandi con le piccole ma piccoli contro le grandi del nostro campionato

Nemmeno Mourinho riesce a curare la Roma. Contro la Juventus infatti i giallorossi hanno collezionato l'ennesima delusione contro una big del nostro campionato. Una maledizione iniziata nel biennio di Fonseca e che adesso continua pure con lo Special One.

Diciannove punti sui 72 disponibili. Questo è il, misero, bottino raccolto dalla Roma negli scontri diretti negli ultimi due anni (stagioni 2019/2020 e 2020/2021) che comprendono anche le sconfitte maturate in questa stagione contro la Lazio nel Derby e contro la Juventus. Mourinho era stato preso per far fare il salto di mentalità alla squadra e proprio per superare questo limite. Tiago Pinto nel prepartita dello Stadium aveva dichiarato: "Quando dico che la Roma è più forte lo dico anche perché c'è Mourinho". Parole però smentite dai fatti visto che al momento il portoghese ha fallito i primi due grandi appuntamenti della stagione.

La Roma in realtà sul campo contro la Juventus, al di là delle polemiche per l'arbitraggio di Orsato, non ha demeritato. Come confermato da Mou, al termine della partita, pure i bianconeri hanno fatto i complimenti ai giallorossi. Ma verba volant e "zero punti".Ed ecco che proprio con questa sconfitta la Vecchia Signora mette nel mirino il sorpasso proprio ai danni della Roma che ora vede in bilico il suo quarto posto, obiettivo stagionale dei giallorossi e vede traballare le sue certezze. Giallorossi grandi con le piccole vedi Empoli, Udinese e le non irresistibili squadre affrontate in Europa League e piccola con la Lazio e con la Juventus, due squadre comunque con problemi. 

A Torino, Abraham ha provato a trascinare i suoi mostrando quella personalità che ancora manca alla Roma. L'inglese è stato uno dei pochi a caricarsi la squadra sulle spalle, ad incitare i compagni, ma ha trovato attorno a lui abnegazione e poco altro. E qui Mourinho deve intervenire costruendo la personalità. Cosa molto difficile, quasi proibitiva.

All'Olimpico nelle prossime settimane arriveranno il Napoli (domenica 24 ottobre) del grande ex Luciano Spalletti, che giganteggia in testa alla classifica con 8 vittorie in 8 partite e il Milan la domenica successiva, secondo in classifica (in mezzo l'insidioso infrasettimanale in trasferta contro il Cagliari). Due crush-test di grande difficoltà e importanza per la Roma e per Mourinho.

Lo Special One adesso è a un bivio: dimostrare che con lui la Roma è più forte, che la società ha fatto bene a puntare su di lui oppure arrendersi pure lui sulla strada della mediocrità in cui è finita la Roma negli ultimi anni. 

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