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Filippo Giannitrapani

Collaboratore Sport

Dan e Ryan Friedkin, un ultimo sforzo per una Roma vincente

I Friedkin si sono spesi e hanno speso tanto per la Roma. Dall'ingaggio di Mourinho, nel mercato estivo e in quello invernale hanno accontentato lo Special One. Adesso serve un ultimo sforzo per provare ad alzare un trofeo in questa stagione

La famiglia Friedkin è sempre stata vicina alla Roma, sia nei momenti belli sia in quelli difficili. La loro presenza in tutto l’ambiente giallorosso è concreta, è palpabile. Ultima testimonianza la presenza al Tre Fontane di Ryan Friedkin per la partita, vinta, dalla Roma Femminile contro l’Empoli sabato 15 gennaio. 

Per quanto riguarda la selezione maschile poi, i Friedkin sono sempre in prima linea. Gli americani vogliono una grande Roma e lo hanno dimostrato con l’ingaggio di Mourinho, uno dei tecnici più vincenti di sempre. Ma cosa più importante è che non si sono fermati all'ingaggio di un top manager ma stanno facendo tutto quello che è possibile per accontentare lo Special One, che diciamolo, in occasione del mercato pretende molto. Con cognizione di causa.

In estate la Roma ha speso tanto, 82 milioni di euro prendendo Abraham (campione d’Europa col Chelsea), Rui Patricio (campione d’Europa nel 2016 col Portogallo), Vina che ha vinto la Copa Libertadores (la Champions League del Sudamerica) e Shomurodov il più deludente. Tolto l'uzbeko Mou ha voluto tutti giocatori di spessore che sanno come si vince. Per trasformare un gruppo in vicente, bisogna avere gente in squadra che sa cosa vuol dire alzare trofei.

I Friedkin si fidano di Mou e a gennaio hanno ascoltato il proprio allenatore ed ecco arrivare l’esterno destro funzionale alla rosa, Maitland-Niles e poi Sergio Oliveira, l’ultimo arrivato a Trigoria fortemente voluto da Mou. Il centrocampista ha firmato mercoledì 12 con i giallorossi e già domenica contro il Cagliari è stato decisivo con il gol vincente. Personalità serviva alla Roma, e personalità è arrivata. Oltre al rigore, che ha mostrato la freddezza del calciatore, Oliveira ha portato una maggiore sicurezza in mezzo al campo. Il lusitano chiamava palla, si faceva vedere e servire, senza paura. Un ottimo colpo per la Roma, visti anche i costi bassi dell’operazione.

Seguire Mou è la strada giusta, la strada verso il successo della Roma. Con la sua esperienza, con i suoi titoli sa cosa serve, cosa manca alla squadra per tornare ad alti livelli che da tanto non si vedono a Trigoria. Adesso però i Friedkin devono fare un ultimo sforzo. La Roma necessità di un attaccante. Abraham sta facendo il suo, ma non è un vero e proprio goleador, Shomurodov sta deludendo, Zaniolo da seconda punta fa bene ma anche lui non è una macchina da gol e Felix è ancora acerbo. Le occasioni sul mercato non mancano, vedi Belotti in rottura totale col Torino oppure guardando oltremanica a Londra c’è Lacazette in saldo così come a Manchester Cavani e Lindgaard, tutti in scadenza a giugno. 

Mourinho vuole personalità ed esperienza per la sua Roma. Per un progetto vincente servono idee, uomini che sanno cosa vuol dire vincere. L'unico modo per uscire dala mediocrità è schierarsi con Mou, di seguirlo nelle sue indicazioni. I Friedkin non si sono mai tirato indietro, e allora bene così si segua Mou e si chiuda il mercato con ultimo sforzo per non aver rimpianti in una stagione che vede la Roma agli ottavi di Conference League (trofeo alla portata dei giallorossi), in Coppa Italia (col Lecce il prossimo turno giovedì) e il quarto posto distante sette punti. 

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