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Filippo Giannitrapani

Collaboratore Sport

Più El Shaarawy meno Zaniolo

El Shaarawy ('92) in scadenza il prossimo giugno lotta e segna per la Roma, Zaniolo ('99) senza offerte concrete strappa con i giallorossi

La Roma vince, si prende il quarto posto (aspettando la Lazio) e convince contro lo Spezia trascinata da un super Dybala e dai gol di Abraham e El Shaarawy. Fa tutto questo senza Nicolò Zaniolo che della Roma non vuole più saperne. 

Proprio Zaniolo (ex)idolo della tifoseria romanista, protetto da tutti, colui che con un suo gol ha regalato alla Roma il suo primo titolo Uefa ha deciso, in autonomia, che della Roma non ne ha più bisogno. Zaniolo ha infatti scelto di sua volontà di non prender parte alla trasferta di La Spezia perché ha la testa altrove, a Londra alla Premier League o più nelle vicinanze al Nord Italia (Milano-Torino). Solo la testa però, perché di offerte concrete e (valide) alla Roma non sono arrivate per il top player di Massa. 

La riconoscenza non trova spazio a Trigoria per Zaniolo. La Roma lo ha aspettato dopo due brutti infortuni, Mourinho lo ha sempre protetto e schierato nonostante le prestazioni indecenti del 22 romanista nell’ultimo anno e più, ma Zaniolo si sente un top player. Le qualità ci sarebbero pure ma un top player deve dimostrarlo di esserlo sul campo e nei comportamenti (non parliamo di vita privata, quella è sfera personale). Sul terreno di gioco Zaniolo ha dimostrato di essere un’individualista che vuole dimostrare (senza riuscirci) di essere un grande giocatore. Male sul campo, peggio nei comportamenti dalle continue proteste (con cartellini gialli e rossi), passando alla bestemmia in diretta televisiva, alla no alla convocazione e poi quella maglia strappata che ha fatto malissimo. 

Quel gesto è stato un colpo al cuore ai tifosi romanisti che hanno fischiato, e non perché lo ha detto un beniamino come Candela. Lo strappo della maglia ha coinciso con lo strappo fra mondo Roma e Zaniolo. Il 22 ha così mancato di rispetto e riconoscenza a quella società che lo ha aspettato e ai quei tifosi che vedevano in lui il nuovo Totti (pardon). Il no alla convocazione l'ultima goccia di quel vaso ormai rotto. 

Ora tutti sono stanchi dei capricci del 22 di chi mette l’ego davanti al noi di squadra e che chiede un contratto faraonico. Termine non scelto a caso perché adesso meno Zaniolo e più El Shaarawy. Non a caso il Faraone chiamato a sostituire il 22 a La Spezia, ha segnato nella trasferta ligure. Un segno del destino? Forse. Risultato di abnegazione? Senza dubbio. El Shaarawy non è mai stato una prima scelta di Mourinho che spesso lo ha schierato fuori ruolo. Dal Faraone però mai una parola fuori luogo, ma sempre un mettersi a disposizione e perlopiù con il contratto in scadenza il prossimo giugno. Questo fa di El Shaarawy un top player? No, ma sicuramente rispecchia il profilo del professionista (non chiedete a Karsdorp penserà Mou). El Shaarawy è uno che la Roma la ama davvero, che è tornato a Trigoria rinunciando a tanti soldi cinesi, che è disposto pure a ridursi e spalmarsi l’ingaggio pur di restare in giallorosso. 

Più El Shaarawy e meno Zaniolo. Per il bene della Roma. 

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