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Lvpa Frascati (calcio, Eccellenza) le prime parole di De Vita "Penso di potermi adattare bene"

Il nuovo giocatore del club frascatese si svela un po' di più nella prima intervista concessa al club

La Lvpa Frascati ha piazzato il colpo De Vita e ora ci tiene a presentarlo al grande pubblico. La squadra laziale ha intervistato il suo nuovo acquisto, anche per fargli raccontare la sua lunga e travagliata storia calcistica, che l'ha visto crescere per la maggior parte della carriera in Inghilterra, un unicum per i calciatori italiani. "Ho vissuto un’esperienza unica, che da ragazzo non potevo neanche sognare. Sono partito nel 2003, era il periodo in cui tanti ragazzi italiani (Macheda, Petrucci per fare qualche nome ndr) facevano il mio stesso viaggio per andare a giocare nei settori giovanili professionisti dell’Inghilterra. Grazie a Chierico, Pruzzo e Giannini sono passato dall’Atletico 2000 al Blackburn Rovers, che all’epoca faceva la Premier League, e lì ho svolto la trafila giovanile. A 19 anni dovevo andare in prima squadra, mentre altri italiani tornavano a casa ho preferito spostarmi in Scozia, a Livingston. Per me è diventata una seconda casa, ci ho giocato per due periodi per un totale 7 anni. Le esperienze più belle? A Bradford in terza serie inglese, dove venivano a vederci 15.000 persone allo stadio, e a Swindom con Di Canio allenatore, che per me che sono laziale è un idolo sin da bambino – racconta De Vita dove abbiamo fatto anche la FA Cup e giocato a Wembley. Il calcio inglese rende possibile tutto ciò anche per un calciatore di terza serie, era ben più di quello che sognavo da bambino".

Una decisione quindi quella di abbracciare il progetto della Lvpa Frascati che si sposa con il ritorno in Italia di De Vita, arrivato dopo 18 anni all'estero. Il calciatore si è detto "molto contento di aver finalmente ottenuto il transfer e di aver firmato con la LVPA. La LVPA – sottolinea De Vita – è stata la soluzione ideale per me a livello logistico e familiare, sono diventato papà e volevo tornare a casa con la mia compagna. Sono tornato in Italia pochi mesi fa dopo 18 anni nel Regno Unito, è venuta fuori l’occasione di venire a giocare qui e non me la sono fatta sfuggire: la LVPA è un’ottima società con grandi ambizioni che mi fanno sentire ancora calciatore". Chiusura con le differenze tra il calcio italiano e quello inglese. "Il calcio italiano è molto più tattico di quello inglese, che è più fisico e spettacolare, tutto ciò è stato chiaro sin dai primi allenamenti, il mister chiede molto alla squadra a livello tattico. Penso però di potermi adattare bene, il calcio negli ultimi anni è cambiato molto e nel corso della mia carriera ho imparato a fare più ruoli e tante cose. Spero di poter essere utile anche ai ragazzi più giovani che ci sono qui. A Blackburn i grandi aiutavano molto noi ragazzi e mi piacerebbe poter trasmettere qualcosa ai ragazzi giovani, magari la mia duttilità, che sono alla LVPA, ce ne sono molti che sono bravi e con prospettiva".

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