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Lupa Frascati, la gioia di Onorati "Felicissimo del percorso che stiamo facendo con i portieri"

Il preparatore dei portieri della Lupa Frascati ha parlato dell'ottimo inizio della squadra laziale in Serie D

Cambia l’avversario, non cambia la sostanza. Anche il Nola ha dovuto alzare bandiera bianca al cospetto di una Lvpa Frascati incontenibile. Contro i campani è arrivata la settima vittoria in campionato, la nona stagionale, firmata dalla doppietta di Traditi e dal sigillo del grande ex di turno, Antonio D’Angelo. La prestazione offerta contro i bianconeri è stata ancora una volta totale a mettere in mostra una Lvpa bella e concreta. Oltre al reparto offensivo, il quarto più prolifico del girone, sta brillando in maniera particolare il pacchetto difensivo che all’interno del gruppo G non ha eguali. Con quello di ieri sono saliti a cinque i clean sheet in campionato di Nicolò Casagrande. Un dato importante che analizza il preparatore dei portieri amaranto oro, Paolo Onorati,partendo appunto dalla prova di ieri. “Per quanto riguarda la partita col Nola mi accodo al mister nell’elogiare questi ragazzi che stanno lavorando duramente di fronte alle sue richieste, che sono importanti e che solitamente vengono applicate ai professionisti. Va fatto un plauso al gruppo perché sta creando un unione di pensiero che si riflette anche in campo. La squadra adesso ha una chiara identità e comincia anche a far paura, iniziamo a far parlare della Lvpa Frascati e questo è importante anche in virtù degli sforzi compiuti dalla società. Per quanto riguarda il dato della difesa meno battuta, sicuramente il nostro è un grande reparto sostenuto dal centrocampo e dagli attaccanti che fanno un grandissimo lavoro di corsa con cognizione. Anche lì c’è una grossa mano di mister Chiappara e dello staff. Sono felicissimo del percorso che stiamo facendo noi portieri, abbiamo creato un rapporto, un rispetto e una stima reciproca. Casagrande si sta dimostrando il portiere di valore che avevamo scelto, Palmieri sta svolgendo un percorso importante calcolando che è un 2004, ed anche Moglianetti sta cercando di capire determinati meccanismi. Lo vedo preso e voglioso di apprendere. Parlare poi dello staff mi riempie d’orgoglio. In particolare, con mister Chiappara abbiamo un legame che va avanti da quando lui era giocatore e io già allenavo all’Atletico Roma. Questo è uno dei grandi motivi per cui io ho accettato di tornare ad allenare in un club. Gli dovevo un impegno morale, ci eravamo lasciati dopo quattro partite e non avevo fatto i play off... Stimavo il mister già da giocatore, era un uomo spogliatoio e si capiva che in futuro avrebbe fatto l’allenatore. Quando il direttore Moroncelli mi ha comunicato che l’allenatore sarebbe stato lui non ho esitato un attimo ad accettare. Sapevo che avevamo una presidenza importante e ad oggi è difficile trovare persone così. Mauro Taraborelli è un fratello minore, lavoriamo e ci conosciamo da anni. Ho una stima infinita. Ho conosciuto qui Martinelli e Di Nunno e devo dire che raramente, anche in palcoscenici professionisti, ho trovato collaboratori del genere. Sono ragazzi che sanno tanto e sono sicuramente dei valori aggiunti per il mister”.

[ufficio stampa Lupa Frascati]

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