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Venerdì, 19 Aprile 2024

Filippo Giannitrapani

Collaboratore Sport

Lazio stagione sufficiente. Sarri ha fatto il suo, ora tocca a Lotito

La Lazio ha chiuso la stagione centrando l'obiettivo stagionale la qualificazione in Europa League. Per lasciare la mentalità provinciale come dice Sarri, ora serve l'intervento di Lotito

Il Comandante ha portato la nave in porto. Con questa metafora marinaresca si racchiude la stagione della Lazio, la prima con Maurizio Sarri in panchina. Una sufficienza per i biancocelesti che hanno fatto il loro compito.

A livello di risultati, Sarri ha confermato quelli dell’ultima stagione di Inzaghi. L’obiettivo era quello di centrare l’Europa League e conquistare per il sesto anno consecutivo la qualificazione in Europa. Missione compiuta da Sarri con una giornata d’anticipo, grazie al due a due contro la Juventus. Lo scorso anno la Lazio chiuse sesta (68 punti), oggi quinta ma con quattro punti in meno e il secondo miglior attacco del torneo. La Lazio ha finito il campionato davanti la Roma, e finire davanti ai rivali cittadini è sempre un plus anche se per Sarri questo è provincialismo. 

Sarri ha dovuto trasformare la squadra biancoceleste plagiata dal 3-5-2 di Inzaghi memoria al suo 4-3-3. C’è riuscito? Nì. Il cammino biancoceleste è stato molto alterno, tantissimi alti e bassi. Da partite fantastiche Empoli, Genoa, Spezia per citarne alcune a tonfi clamorosi, goffi e maldestri vedi Milan o Bologna, e in linea di massima tutte le partite post impegno europeo. La vittoria nel Derby di andata il punto più alto. Male gli altri scontri con le prime quattro della classifica con soli 4 punti raccolti (vittoria contro Inter e pareggio prezioso con la Juve).

Il Sarrismo vero e proprio resta un’utopia. Per tanti fattori quello ammirato a Napoli sarà ed è impossibile vederlo sotto al Colosseo. Però qualcosa si è intravisto. Sarri il suo lo ha fatto con una rosa oggettivamente non adatta al suo gioco (specie il pacchetto arretrato) il tutto convivendo in un ambiente che si fa male da solo con lo scontro perpetuo fra tifoseria-dirigenza e con l’Olimpico spesso vuoto e desolante (non nell’ultima contro il Verona, anche con la presenza di tifosi poco desiderati). Si aspetta un intervento deciso di Lotito verso i propri tifosi (una campagna abbonamento e prezzi dei biglietti alla portata di tutti), e allo stesso tempo un passo in avanti anche del tifo laziale verso il proprio presidente. 

La Lazio in campo ha offerto spettacolo in fase offensiva con belle trame di gioco, con Ciro Immobile capocannoniere della Serie A (27 reti in 31 partite, di cui 7 su rigore) per la quarta volta in carriera, eletto migliore attaccante del torneo e col record di miglior marcatore della storia della Lazio (182 gol), un Pedro a metà (ottima prima parte di stagione, sparito nella seconda per i guai fisici), un Milinkovic straripante più per suoi meriti che quelli del tecnico. Fa da contraltare all’attacco una difesa horror. Annus horribilis della difesa laziale con tanti errori gravi dei singoli e di reparto. Da Acerbi in rottura totale con la tifoseria, a Luiz Felipe fischiato e finito in panchina perché non ha rinnovato il contratto, ad Hysaj arrivato come titolarissimo e fedelissimo di Sarri finito a riserva senza possibilità di appello. La difesa è stato il reparto che più ha pagato il passaggio dalla difesa a tre a quella a quattro, con una pressione alta e impostazione dal basso che male si sposa con i difensori in rosa della Lazio. Fra i singoli nonostante i numeri (11 assist in Serie A) chi non si è trovato col tecnico è stato Luis Alberto, che ha vissuto un'annata in difficoltà con Sarri già dal ritiro della scorsa stagione.

Alla fine il bilancio della stagione della Lazio di Sarri è sufficiente. Per fare l’upgrade ci vuole però un intervento pesante del presidente. La Lazio deve rifondarsi in almeno 4-5 elementi. Dopo le prime due sessioni di mercato deludenti, Sarri chiede a gran voce l’aiuto di Lotito per costruire una Lazio forte per crescere, lasciare la provincia e ambire a traguardi importanti. Con la speranza di tecnico e della piazza di ripartire ancora da Milinkovic.

Lazio stagione sufficiente. Sarri ha fatto il suo, ora tocca a Lotito

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