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Giovedì, 25 Aprile 2024

Filippo Giannitrapani

Collaboratore Sport

Lotito, ma credi davvero in Sarri?

L'avventura di Sarri alla Lazio continua fra alti e bassi. Il tanto atteso prolungamento annunciato non arriva, il mercato non si muove e all'Olimpico piovono fischi

Il dubbio sorge spontaneo... ma Claudio Lotito vuole davvero legare la Lazio a Maurizio Sarri per così tanto tempo?. A dicembre il patron biancoceleste aveva annunciato di voler prolungare il contratto del suo allenatore fino al 2025 perchè "Sarri è un uomo che nel calcio fa la differenza". Ad oggi questa differenza non si vede. Vuoi il bisogno di adattamento al nuovo mondo biancoceleste, vuoi perchè la rosa non è adatta allo stile di gioco proposto, al momento il "Sarrismo biancoceleste" è intriso di ombre. 

Se credi ciecamente in qualcosa, se la vuoi a qualunque costo fai di tutto per ottenerla. Lotito con le parole ha detto tanto, coi fatti però il nuovo contratto non c'è. Sarri a tal proposito ha detto "Il presidente nell'ultimo mese ha avuto diverse problemi da sbrigare che erano più importanti". Il problema dell'indice di liquidità c'è, è vero, ma può essere arginato con le cessioni, che non arrivano, oppure con un inserimento di nuovo capitale. Volere e potere. Lotito potrebbe sbloccare il mercato della Lazio come già ha fatto in estate, per poi rinforzare la rosa con colpi low cost ma importanti. Le richieste di Sarri infatti non sono esose, vedi Vecino in mezzo al campo, in scadenza a giugno e in uscita dall'Inter, o Lapadula come vice-Immobile, che gioca in Serie B al Benevento, e ancora un terzino magari uno fra Santon e Ghoulam fuori dai programmi di Roma e Napoli. Altro che il miliardo e mezzo, vociferato da Sarri in una battuta post Lazio-Udinese di Coppa Italia.

Sarri non chiede la luna, ma Lotito non si rimbocca le mani. Sempre nella Capitale il presidente biancoceleste ha la prova di cosa vuol dire fiducia incondizionata. Infatti la proprietà Usa della Roma, si fida totalmente del suo allenatore e in pochi giorni, con costi molto contenuti, ha esaudito i desideri di Mourinho. Lo Special One voleva un terzino e un centrocampista di personalità ed ecco arrivare Maitland-Niles e Segio Oliveira per un totale di 1,5 milioni di euro (13,5 il riscatto per il portoghese a giugno). Fatti che non sono seguiti a nessuna dichiarazione. I Friedkin hanno creduto a e in Mourinho dal suo primo giorno, senza dover scendere in campo, accontentandolo e lo Special One sta avendo ragione. Dal suo arrivo Oliveira ha siglato due gol e la Roma ha vinto tre partite su tre, uscendo da quel vortice negativo in cui era finita. 

La Lazio continua invece a girare nel suo vortice di alti e bassi. L'ultima partita contro l'Atalanta è stata proprio da dimenticare. Una prestazione indecente, terminata coi fischi dell'Olimpico, contro una squadra, quella bergamasca, in piena emergenza fra covid e infortuni con Gasperini "costretto" a schierare ben 8 difensori fra centrali e terzini. "Sicuramente è un’occasione persa, dovevamo vincerla a tutti i costi. La prossima volta non affronteremo un’Atalanta così, senza tanti giocatori" parole di Milinkovic-Savic, uno che la sua buona stagione la sta facendo anche se non riesce ad esprimersi sul campo con la libertà e spensieratezza che aveva nella gestione Inzaghi. Sabato Sarri ha tardato quei pochi cambi che ha fatto, sembrando quasi voler dire "sono costretto a giocare con questi anche se meritavano la sostituzione il prima possibile, vedi Felipe Anderson".

Che Lotito si sia nascosto dietro l'indice di liquidità e sulle difficoltà di mercato per rinviare il prolungamento? Che le sue dichiarazioni sul contratto di Sarri siano state troppo frettolose? Il presidente laziale ha una settimana di tempo per smuovere le acque e far capire coi fatti se crede davvero in Sarri, dando in mano al suo allenatore un paio di elementi funzionali al suo gioco. Se così non fosse, vorrebbe dire che Lotito in fondo nel Sarrismo non ci ha mai davvero creduto. 

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