Non si gioca a Cagliari: problemi di ordine pubblico. La Roma fa ricorso
Lo ha deciso questa notte il prefetto di Cagliari al termine di un lunga riunione convocata al seguito della decisione della società rosso blu di far entrare il pubblico allo stadio Is Arenas nonostante il divieto
Si doveva giocare a porte chiuse e invece niente. Cagliari-Roma è stata rinviata per motivi di ordine pubblico. Lo ha deciso questa notte il prefetto di Cagliari Giovanni Balsamo al termine di un lunga riunione convocata al seguito della decisione della società rosso blu di far entrare il pubblico allo stadio Is Arenas nonostante il divieto.
IL PREFETTO - Balsamo ai microfoni di Sky Sport ha spiegato i motivi della decisione: "L'annuncio del Cagliari ha modificato l'equilibrio che si era trovato. Il provvedimento così è diventato inevitabile. Devo manifestare rammarico per le parole del presidente Cellino. Non so spiegarmi e non sono in grado di commentare le parole del presidente del Cagliari. La valutazione è in fase avanzata, alcuni aspetti sono chiusi altri erano ancora da valutare. Sarebbe stato assurdo fare venire i tifosi senza poterli far entrare. A me dispiace. Si è perso del tempo prezioso su dove fare lo stadio, è così, ma naturalmente non sono in grado di giudicarlo".
CELLINO CONTRO TUTTI - La situazione dello stadio a Cagliari continua ad inasprirsi, e la nota mandata ieri dal presidente Massimo Cellino non ha di certo aiutato a migliorarla. Il presidente del Caglairi invitava i tifosi in possesso di abbonamenti e biglietti, di recarsi comunque allo stadio, anche solo all'esterno, e farsi sentire, perché in situazioni complicate, ha pensato il presidente rossoblù, certi tifosi è meglio tenerli dentro lo stadio che non fuori. Di certo per Cellino e per il Cagliari si prevedono conseguenze disciplinari che possono andare da uno 0-3 a tavolino, fino ad una penalizzazione in classifica. La decisione è arrivata verso l'una di notte.
ZEMAN E BALDINI - "Queste sono cose che succedono solo in Italia. Se ci sono delle regole vanno rispettate - ha spiegato il tecnico boemo Zdenek Zeman -. E' una questione culturale. Ma la cose più difficile è stato spiegare l'accaduto ai giocatori stranieri". Intanto è in corso un vertice a Trigoria per stabilire il da farsi e diffondere una nota ufficiale. Franco Baldini appena sceso dall'aereo si è detto sconcertato per ciò che è successo.