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Fenice pallavolo Roma: "Per una buona impostazione atletica si comincia da giovani"

“La preparazione è andata bene e i ragazzi stanno utilizzando al meglio i lavori preposti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Con Marco ci soffermiamo sull'importanza di impostare sin da giovani l'aspetto atletico per i giocatori di pallavolo: cosa che la Fenice sta facendo a tutti i livelli, investendo in formazione anche per i tecnici delle varie categorie. Non a caso l'11 dicembre c'è stato il primo incontro e ne seguiranno altri. "Le indicazioni sono state tutte eseguite nei migliori dei modi e la loro corretta esecuzione permettono prevenzione e una buona mobilità. Quello che è avvenuto a dicembre è stata un'occasione preziosissima di confronto in cui abbiamo chiarito dubbi e spiegato problematiche che si affrontano quotidianamente nella preparazione". Marco, perché questa propensione da parte tua e della società nel dedicare tempo e risorse sulla preparazione atletica dei giovani? "E' fondamentale cominciare a livello giovanile, ancora prima dell'under 14: è il momento più importante per stimolare coordinamento, approccio all'esercizio, mobilità, stabilità spalle, rinforzo parte centrale del corpo. Con la prima squadra ci si sofferma sulla prevenzione e prestazione. Ma per chi è all'inizio di un percorso…insomma, i giovani la preparazione se la ritrovano, si portano dietro, negli anni, un bagaglio fondamentale. E' una programmazione a lungo termine. Quello che sta facendo fare questa società è prezioso. Di solito lo fanno le grandi organizzazioni…la Fenice è felicemente su questa strada". Ma non basta la pre-parazione di inizio campionato…per tutti? "I primi quattro mesi sono serviti per gettare le basi. Non è facile…è un cambio di passo strutturale, forse mentale, culturale. Ma ci sono già tante aperture. L'impostazione si sta vedendo, si stanno gettando le basi per un tipo di lavoro che nel tempo segna il percorso di crescita. L'età giovanile offre finestre motorie su cui bisogna lavorare nei tempi e modi giusti, per offrire ai ragazzi l'atteggiamento corretto per le basi. Ci vuole tempo per mettere in pratica la teoria". Il compito di Lancissi è anche quello di formare altre persone che possano seguire la preparazione nelle singole categorie. E' il caso di Patrick, ad esempio, referente nella prima squadra, oltre che giocatore: si coordina con Marco, per seguire i propri compagni di squadra nella preparazione atletica. "Patrick è un ragazzo che mi segue da anni e insieme lavoriamo per raggiungere questi obiettivi importantissimi nel percorso di un atleta". Insomma, se si vuole guardare oltre, lo sport non è solo la gara del fine settimana.

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