Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

SAN CESAREO – Match nervoso , proprio come da pronostico. La favorita del girone incontra l’Ostia Dolphins, pari merito in classifica alla vigilia. Sfrontati e autoritari i padroni di casa, al di sotto delle aspettative gli ostiensi.

Decisamente equilibrato l’avvio del primo quarto, i primi cinque minuti sono un pari su pari, difesa ordinata e attacchi rapidi tengono in gioco gli ospiti . La quiete prima della tempesta. Il San Cesareo penetra, va a canestro ed i pochi minuti allunga dieci punti. I Dolphins perdono la bussola e la voglia di seguire i propri giochi, cercando ripetutamente attacchi da soluzioni personali. Il primo quarto si chiude sui 19 – 09.

Secondo quarto al cardiopalma. Gli ostiensi affrontano i padroni di casa a testa alta, segnano ben nove punti in due minuti ma perdono anche tante occasioni di andare a segno. La partita si fa sempre più nervosa. L’Ostia Dolphins non riesce a portare avanti il suo gioco e subisce le incursioni avversarie. Le rotazioni non sortiscono un cambio di marcia se non per segnalare la buona volontà di Notari e Vanni che portano legna sotto canestro. I ragazzi di Marini provano fino alla fine ad accorciare le distanze e riaprire i giochi ma il divario ormai si attesta sopra i venti punti. Trenta prova a trascinare i suoi (18 punti all'attivo) ma il San Cesareo sente sua la partita e si limita a contenere il punteggio avversario, senza abbassare la guardia.

I padroni di casa partono troppe volte in contropiede, azioni da cecchino, il vantaggio supera le venti lunghezze. La partita si chiude sull’84-51, trentatre lunghezze che ben si intonano con le percentuali degli ospiti (solamente il 40% da 2 e l'8% da 3 punti). Ago della bilancia la cattiva scelta di soluzioni offensive (1 solo tiro dagli angoli, molti tiri a salve e ben 44 dal pitturato dove la presenza muscolare degli avversari era più forte), segno che ci sarà da lavorare in settimana per arrivare ad affrontare il Fiumicino che a livello di forza non è molto distante dal San Cesareo.