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Balzaretti piange e dice addio al calcio: sarà collaboratore di Sabatini

Il terzino che segnò anche al derby contro la Lazio: "La pubalgia mi costringe a lasciare il calcio giocato. Inizialmente mi occuperò dei ragazzi in prestito"

Federico Balzaretti annuncia, in lacrime, il suo ritiro dal calcio giocato: "Il problema di pubalgia che ho è ancora vivo e purtroppo mi costringe ad abbandonare il calcio. È stata una decisione molto difficile da prendere, ma obbligata da questo trauma che ho subito che non mi permette di svolgere questa professione come io vorrei, al 100%, e la soluzione migliore da fare quando non puoi esprimerti neanche al 50% è quella di smettere di giocare".

Il giocatore svincolato dopo la scadenza del suo contratto lo scorso 30 giugno, saluta il calcio giocato ma resterà nella Roma. Per lui pronto un all'interno della direzione sportiva del club giallorosso.

"Inizialmente mi occuperò dei ragazzi che sono in prestito. Poi parlando con Baldissoni e Sabatini ci sono tante altre cose. La prima cosa che mi ha detto Sabatini? Vai a fare il corso di direttore sportivo. Quindi a settembre inizierò questo corso. Sarà magari un ruolo che tra 10-15 anni andrò a ricoprire chissà dove". 

Poi ha parlato di questa Roma e di ricordi. "La società con questi acquisti vuole colmare il gap delle ultime due stagioni, poi c'è il campo che deve dimostrare i valori che sono sulla carta. È impensabile vincere 38 partite, la differenza la devono fare tutti. L'obiettivo si centra se tutti remano dalla stessa parte. Digne? Non credo sia ancora arrivato, ma è sicuramente un ottimo giocatore, senza dubbio". 

Poi i ricordi. "Il gol nel derby? Qui a Roma la cosa che resterà per sempre sarà sicuramente il gol nel derby. Ci sono tante emozioni e ricordi belli, fare una classifica è difficile. Ci sono altri momenti, campionati vinti, l'esperienza in azzurro".

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