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Torna "Vivicittà" la corsa alla scoperta delle periferie di Roma

Dopo dieci anni di assenza torna a Roma la corsa sociale e sostenibile "Vivicittà" in un percorso che punterà alla scoperta delle periferie della Capitale

Domenica 2 aprile per le strade di Roma tornerà "Vivicittà" la corsa sostenibile e sociale che si terrà lungo un percorso di 10 km nelle periferie della Capitale.

L'obiettivo dell'evento è quello di conoscere e vivere le periferie della Capitale, uscendo dal centro storico per scoprire il III e il IV municipio di Roma. Il percorso per Roma è sviluppato da Uisp Roma e vedrà i partecipanti partire alle ore 09:30 da via dell'Acqua Marcia (altezzo centro sportivo comunale Fulvio Bernardini) e toccare i quartieri di Pietralata, Ponte Mammolo, Santa Maria del Soccorso, Montesacro alto, Città Giardino attraversando la Riserva Naturale della Valle dell’Aniene e il Ponte Nomentano per arrivare nuovamente al punto di inizio. 

Vivicittà è una corsa che è nata nel 1983 e che torna a Roma dopo 10 anni assenza. Ogni edizione ha un tema, quello di quest'anno è "La Corsa dei diritti". A caratterizzare la manifestazione infatti saranno il diritto alla pace (tema attualissimo vista la guerra in Ucraina), il diritto all’ambiente e quindi all'aria pulita e a spazi verdi per stili di vita attivi e il diritto ad una vita dignitosa per le persone rinchiuse nelle carceri (Vivicittà trasmetterà questo messaggio con “Porte Aperte”, il progetto che fa entrare la corsa Uisp nelle carceri di tutta Italia). L'evento è anche definito la "corsa più grande del mondo" perchè si svolge in contemporanea in tutta Italia.

All'evento si potrà partecipare pure senza gareggiare iscrivendosi alla 10 km ludico-motoria. Ad ogni partecipante verrà consegnato un pacco gara con all’interno prodotti dei partner della manifestazione Decathlon, Acqua Egeria e Centro Agroalimentare Roma.

Queste le parole di Simone Menichetti presidente Uisp Roma: “Il Vivicittà torna a Roma dopo oltre 10 anni di assenza con l’intento di far vivere ai podisti le periferie della Capitale. Abbiamo scelto di portare la nostra corsa, la corsa più grande al mondo, fuori dal centro storico, per permettere a chi vorrà correre con noi di conoscere luoghi poco battuti dal grande pubblico, ma bellissimi e suggestivi come o forse più di quelli del centro cittadino”.

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